Cinquina Roma, la cura Spalletti funziona

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Le polemiche del prima e le spiegazioni del dopo, hanno fatto passare in secondo piano la larga vittoria della Roma contro il Palermo. La quinta consecutiva sotto la guida di Luciano Spalletti, che dopo il doppio passo falso (pareggio casalingo con il Verona e sconfitta a Torino contro la Juventus), non si è più fermato. Mettendo in fila – prima dei rosanero – Frosinone, Sassuolo, Sampdoria e Carpi. Un principio di filotto che consente alla Roma di rimanere in corsa per il terzo posto, occupato dalla Fiorentina, e che non è un inedito in questo campionato. Già nel girone di andata, infatti, la formazione allora allenata da Rudi Garcia era riuscita a centrare cinque vittorie consecutive, partendo dal 5-1 casalingo contro il Carpi fino ad arrivare a quella con l’Udinese alla decima giornata, rimasta pure l’ultima in cui la Roma ha occupato la testa della classifica. In mezzo ci furono i successi con Palermo, Empoli e Fiorentina ma anche i bruttissimi passi falsi europei con il Bate Borisov (3-2 il risultato) – che allargò le crepe già esistenti nel rapporto tra l’allenatore francese e la società -, e con il Bayer Leverkusen, pareggio per 4-4 che venne vissuto come una sconfitta.

Da quel momento in poi, fatta eccezione per la vittoria nel derby e per la qualificazione agli ottavi di Champions (accolta dal pubblico dell’Olimpico con i fischi) la Roma si è lentamente ma progressivamente spenta. La serie «spallettiana», invece, dà la sensazione di essere il frutto di una condizione fisica, psicologica e tattica, sempre crescente, un puzzle in cui i pezzi vanno al proprio posto partita dopo partita. Un percorso per arrivare al massimo della forma alla lunga volata che potrebbe interessare, con obiettivi e possibilità differenti, le prime cinque formazioni del campionato. In questa ottica anche la sconfitta contro il Real Madrid non ha avuto effetti destabilizzanti, perché è arrivata al termine una gara giocata a viso aperto. Se non ci sarà un crollo nel match di ritorno, anche l’eliminazione dall’Europa avrà un effetto meno grave proprio perché davanti c’è una delle formazioni candidate alla vittoria finale. La gara di sabato prossimo ad Empoli (inizio alle ore 18) ha un’importanza fondamentale per dare continuità alla serie e perché capita prima del big-match dell’Olimpico contro la Fiorentina (il 4 marzo alle 20.45), che in classifica è avanti di due punti e che nel prossimo turno di campionato affronterà il Napoli. Non riuscire a mantenere il distacco invariato, o addirittura accorciarlo, farebbe perdere d’importanza anche allo scontro diretto con la formazione viola. E rischierebbe di vanificare la rimonta romanista.

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