Cartellino rosso a 3 arbitri, non tornano i conti delle note spese

Corriere della Sera (S. Agresti) – Uno scandalo dopo l’altro, non c’è pace per il mondo degli arbitri. L’ultimo terremoto riguarda i rimborsi spese, che alcuni di loro (tre direttori di gara e quattro assistenti) avrebbero presentato con presunte incongruenze, sulle quali sta indagando ormai da un mese la Procura federale.

Un’inchiesta aperta in seguito alla denuncia dell’Aia, che ha ravvisato anomalie in occasione di una serie di controlli effettuati nel nome della trasparenza invocata dal nuovo presidente Trentalance. Le discrepanze sono emerse alla metà di aprile e il 21 del mese scorso è partita la segnalazione agli 007 della Figc; nel contempo i tesserati coinvolti sono stati sospesi dall’attività “a scopo cautelativo”. 

A finire sotto indagine sono gli arbitri Fabrizio Pasqua, Federico La Penna e Ivan Robilotta. Sarebbero già stati ascoltati tutti quanti da Giuseppe Chiné, capo della Procura, il quale si è attivato subito senza fare conti a nessuno e è prossimo alla chiusura dell’indagine. Le presunte irregolarità individuate nelle note spese non sarebbero rilevanti dal punto di vista economico: qualche centinaio di euro, discrepanze relative al rimborso chilometrico, all’uso di taxi, perfino ai tamponi ai quali devono sottoporsi i direttori di gara. Ma è chiaro che questo non diminuirebbe la gravità degli atti, se venissero confermate le accuse. Al punto che i coinvolti rischiano addirittura la radiazione.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti