Carica Astori: «La Roma è tosta ma niente paura»

La Gazzetta dello Sport (G.Sardelli) – Difendere come loro. Il primo obiettivo in casa viola è provare a fare ciò che così bene riesce alla Roma. Impedire che gli avversari segnino. «Stiamo provando tante soluzioni là dietro» spiega il capitano, Davide Astori, presente al “Fiorentina Store Duomo” insieme a Giò Simeone per incontrare i tifosi viola. «Vogliamo fermare il loro attacco, ma anche provare a segnare contro una super difesa come quella della Roma. Per far bene servirà la partita perfetta».

DUBBIO – Pioli ha scelto da tempo il quartetto titolare deputato a proteggere Sportiello. Contro i giallorossi però, Laurini non ci sarà (causa problema muscolare). La soluzione pare problematica: il sostituto naturale, Bruno Gaspar, ad ora ha dimostrato di spingere con pericolosità ma di patire quando l’avversario lo attacca. Difendere in Italia è complesso e servirà ancora tempo per imparare. L’alternativa potrebbe essere un’invenzione. Far slittare Pezzella a destra inserendo Vitor Hugo centrale. Difesa più quadrata quindi, ma in questo caso anche sperimentale. «Sarà una sfida importante per capire chi siamo — prosegue Astorivisto che abbiamo fatto già delle buone cose senza però esserci tolti la soddisfazione di battere una big. La Roma lo è. Sono partiti tra lo scetticismo generale dimostrando invece di essere solidi e tosti. Ed anche per me è sempre una gara speciale, considerando che a Roma ho giocato. Ritroverò alcuni ex compagni, spero di batterli».

RIALZARE LA TESTA – La settimana non è stata semplice perché la Fiorentina sa di aver perso una grande occasione a Crotone. Chiude Astori: «Siamo ancora amareggiati ed io per primo sono molto deluso dalla mia prestazione. Ci sono stati tanti errori individuali che hanno compromesso la partita. Fino ad ora abbiamo sempre reagito alle difficoltà e lo faremo anche domenica perché vogliamo dare una soddisfazione alla nostra gente. Sappiamo che per tornare in alto servirà ancora del tempo: ma i tifosi ci vogliono bene perché vedono impegno e tanta corsa».

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