Massimiliano Cappioli, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in occasione di Cagliari-Roma, avendo vestito anche la maglia dei sardi. Queste le sue parole.
Cagliari-Roma per lei cos’è?
“La sfida tra le mie due donne. Cagliari ha rappresentato la migliore amica, quella che ti coccola nel momento del bisogno. Roma è stata il grande amore, che quando lo incontri dici: “Ok, mo’ me fermo””.
Dopo Cagliari tornò alla Roma e realizzò il suo sogno: un gol al derby.
“Sono nato romanista e morirò romanista. E’ più difficile fare il tifoso che il calciatore: oggi spero che la Roma arrivi almeno quarta, con le milanesi attrezzate è dura”.
Si aspettava Di Francesco allenatore?
“Sì, perché i centrocampisti hanno sempre un occhio diverso. De Rossi, infatti, me lo immagino in panchina”.
E Totti?
“No, troppo buono. E poi già deve combattere col cervello suo, figuriamoci con quello di altri… A parte le battute, se avesse voluto avrebbe già iniziato. Lui le cose le capisce prima, a 18 anni già sapeva che sarebbe diventato Totti”.
Come finisce Cagliari-Roma?
“I miei amici sardi mi perdonino, ma vince la Roma. Una cosa è l’affetto, e io per Cagliari ne ho davvero, un’altra l’amore”.