I Verdi: “La Raggi sottoponga lo stadio della Roma ad un referendum cittadino”

Attendiamo di conoscere i termini esatti delle ‘innovazioni’ apportate al progetto dello stadio di Tor di Valle, ma da quanto leggiamo sulla stampa il problema resta la localizzazione in un’area che comporta altissimi costi per le opere di urbanizzazione, che possono essere ripagati solo concedendo ai privati centinaia di migliaia di metri cubi non previsti dal Piano Regolatore. Vogliamo che si consenta ai cittadini di pronunciarsi sul progetto con un referendum cittadino“. Lo affermano in una nota Angelo Bonelli dell’esecutivo nazionale dei Verdi, Guglielmo Calcerano e Silvana Meli portavoce dei Verdi Roma.Come ha rilevato ieri l’ex assessore Berdini – al quale ribadiamo la nostra solidarietà – questa Giunta continua sulla strada dell’urbanistica contrattata, che ha creato solo danni e aree lasciate al degrado“, continuano gli ecologisti. “Ma in una capitale europea – osservano – sarebbe il Comune a scegliere l’area e a metterla a disposizione del privato, lanciando un bando internazionale per il progetto dello stadio. Qui si parte dalla fine, e nessuno ci ha ancora spiegato perché lo stadio va fatto proprio a Tor di Valle“.

C’è l’area della Fiera di Roma, in mano pubblica, che giace in stato di abbandono. C’è lo stadio Flaminio che cade a pezzi e andrebbe recuperato. Poi Tor Vergata, Capannelle... e in nessuna di queste localizzazioni – sottolineano – esiste un rischio idrogeologico. Se davvero “uno vale uno” – dicono ancora Bonelli, Calcerano e Melichiediamo alla Sindaca Raggi, che ora ha assunto la delega all’Urbanistica, di indire un referendum cittadino sul “nuovo” progetto di stadio, prima di portare la variante in aula: i cittadini – concludono – vogliono una discussione trasparente e dire la loro su questa opera mastodontica, che potrebbe essere l’ennesimo affare per pochi, a danno della qualità della vita dei romani“.

Ansa

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