Il Messaggero (G. Lengua) – Tre gol di cui uno annullato. Forse non la immaginava nemmeno lui una prima di campionato del genere dopo la stagione disastrosa dello scorso anno. Andrea Belotti giura di essere tornato quello che era e la doppietta segnata alla Salernitana è figlia del suo stato di forma. Il gol in Serie A mancava da un anno tre mesi e 21 giorni. L’urlo liberatorio durante l’esultanza è il segnale che qualcosa è cambiato, che sta bene e che vuole diventare una garanzia per José Mourinho.

Non sono mai stato al top. Quest’anno ho fatto tutta la preparazione senza intoppi e quando mi sento al cento per cento sono di grande aiuto. Mi mancava essere me stesso”.

C’è grande rammarico. Quando pareggi in casa davanti ai tuoi tifosi non è mai un bel risultato. C’è tanto da lavorare, perché le partite vanno vinte soprattutto quando si gioca in casa”.  Insomma, il Gallo è tornato a cantare con due gol dedicati alle figlie Vittoria e Benedetta (dopo aver segnato ha baciato i tatuaggi a loro dedicati), davanti ad oltre 60 mila tifosi. Il primo sotto la Curva nord, l’altro sotto la Sud, ha preso a sportellate gli avversari, Fazio gli ha anche rifilato una manata e sul finale gli è stato negato un rigore. Mourinho non lo ha sostituito, perché fino all’ultimo avrebbe potuto cambiare le sorti della partita.