Belotti, ecco la medicina per il suo mal di trasferta

La Gazzetta dello Sport (F.Turco) – Andrea Belotti è tosto, carico a molla, pieno di voglia di fare bene. «E’ super-motivato», assicura Walter Mazzarri alla vigilia della trasferta dell’Olimpico: il Gallo non vede l’ora di poter far male alla Roma, vuole lasciarsi alle spalle una stagione complicata dal doppio infortunio al ginocchio che ne ha ostacolato – e non poco – il cammino. Il primo, a inizio autunno, lo frenò sul più bello, quando l’attaccante bergamasco stava trovando il ritmo giusto sottoporta; il secondo, in inverno, fu una mazzata che lo costrinse a ricominciare da capo per risalire la china.

IN RAMPA – Adesso che è primavera il Gallo è pronto a dare un calcio al passato e si colloca in rampa di lancio: nell’ultimo mese ha ripreso dimestichezza con i 90′ e ha ritrovato anche la via del gol, con quel fantastico coast to coast che ha tagliato le gambe all’Udinese. Già, Udine: un girone prima, nella partita di andata, segnò l’unica rete in trasferta della stagione. Decisamente troppo tempo, per un attaccante della sua stoffa pregiata: ecco perché Belotti adesso ha voglia di riannodare i fili del passato. Il Gallo, infatti, finora ha segnato quasi sempre in casa, da quell’eurogol di fine agosto contro il Sassuolo in avanti. Il gol alla Samp, la rete al Napoli e quella del rilancio all’Udinese. In trasferta, invece, il Gallo è a secco dal 20 settembre alla Dacia Arena: quella sera il Gallo fece il bello e il cattivo tempo, segnò, ispirò i compagni diventando l’incubo di Scuffet. Fu un pericolo ad ogni palla e da ogni posizione, e sprigionò tutta la sua forza dirompente, quella che sa di aver finalmente ritrovato nelle ultime settimane, dopo una lunga risalita fatta di duro lavoro.

NEL MIRINO – Stasera il Gallo mette nel mirino la Roma sapendo di avere fra i piedi una bella opportunità, visto che i giallorossi gli portano bene: cinque partite da titolare in serie A, tre gol segnati, due in granata e uno ai tempi del Palermo, e tre assist. Ancor prima del gol, però, l’obiettivo del Gallo consiste nel disputare una partita utile alla squadra, fatta di spirito di sacrificio e di rincorse, di spallate e di «battaglia», proprio come gli chiede Mazzarri. Che poi il gol può diventare una diretta conseguenza della prestazione, e comunque ciò che conta prima di tutto resta il risultato della squadra: «Sì, perché tutti i gol sono belli, ma quelli che permettono di portare a casa punti pesano molto di più», è la filosofia vincente di Belotti.

SORPRESA BERENGUER – La rapidità di Berenguer potrebbe essere la carta a sorpresa di Mazzarri sulla fascia alta mancina. Lo spagnolo si candida per sostituire Niang che rischia di pagare con la panchina l’intervento chirurgico per la riduzione della frattura al naso subito in settimana. «Niang ha avuto meno giorni rispetto a quelli che aveva avuto De Silvestri per abituarsi alla maschera protettiva», frena Mazzarri. Probabile, dunque, che l’ex rossonero diventi l’arma in più da utilizzare nella ripresa.

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