Gazzetta dello Sport – Parla Balbo «Totti sarà decisivo ma occhio a Jo-Jo E vedrete Lamela…»

La sua storia con la Roma non può essere neanche paragonata con quella vissuta in viola. Questione di numeri (87 gol totali contro 7), di stagioni (5 contro una) e di emozioni. Ma Roma-Fiorentina, per Abel Balbo, resta lo stesso una partita particolare.

Che sfida sarà quella dell’Olimpico di domani sera?
«Una partita bella, come spesso succede tra Roma e Fiorentina. Speriamo solo che le esigenze di risultato non pesino troppo».
Già, in palio ci sono Champions e salvezza.
«La Roma arriva sicuramente meglio a questa gara: viene da una vittoria, gioca in casa, è favorita. La Fiorentina, invece, non si aspettava di lottare per non retrocedere. Quella classifica non ti fa giocare tranquillo. E forse per Rossi è meglio puntare sulla difesa a 4: bisogna salvarsi, così si coprono meglio gli spazi».
Amauri è out: quanto peserà?
«È un giocatore importante, ma la sua assenza paradossalmente può essere anche un vantaggio per i viola. Domani giocheranno senza punti di riferimento davanti e questo può creare problemi alla retroguardia romanista».
Già, una difesa che è finita spesso nell’occhio del ciclone.
«È un reparto mal preparato, la fase difensiva alla Roma viene fatta male. Io Luis Enrique lo capisco, ma gli spagnolo sono così: l’atteggiamento delle loro squadre è sempre molto aperto, vogliono un calcio propositivo. Il problema, però, è che in Italia con quel calcio lì non vinci».
Perché?
«Questo è un campionato dove l’essere troppo propositivi non paga. Quello italiano forse non sarà più il torneo più bello, ma resta di certo il più difficile del mondo. I tecnici sono tutti molto preparati, ti studiano, sanno tutto di te. E con il calcio di Luis Enrique, quando trovi squadre che sanno giocare in contropiede, ti fanno male».
Lei ha indicato Totti e Jovetic come giocatori chiave.
«Sono quelli di maggior talento, quelli che in queste partite fanno la differenza. La Roma non può ancora fare a meno di Francesco, Jovetic è quello che può dare alla Fiorentina quel qualcosa in più per uscire da questa situazione».
La Roma gli ha messo anche gli occhi addosso…
«Stevan è talmente bravo e professionista, che può giocare in qualsiasi squadra. Sarebbe un ottimo acquisto, ma non credo che la Fiorentina lo farà andar via tanto facilmente».
Heinze, Burdisso, Gago, Lamela e Osvaldo: questa è una Roma griffata Argentina.
«Non tutti stanno giocando al loro livello, ma questo è stato un anno particolare per la Roma: si è cambiato tutto, in un ambiente a volte difficile per giocare. Ma Erik ha grandissima qualità, anche se bisogna dargli tempo. Forse il gol al Palermo l’ha caricato di troppe responsabilità, ma sono convinto che in futuro farà molto felici i tifosi. Osvaldo, invece, sta facendo bene, ma può fare ancora di più con questo modulo. In campo è uno che dà tutto e forse questa suo essere generoso gli leva un po’ di lucidità. Ma alla gente piace, è uno sanguigno».
Le piace De Rossi come regista difensivo?
«Daniele può giocare alla grande in qualsiasi posizione del campo. Io l’ho visto anche in porta e vi assicuro che è bravo anche lì».
Per chiudere, come va a finire domani sera?
«Difficile fare pronostici. La Roma è favorita, questo è sicuro. Ma se la Fiorentina ripete la partita di San Siro con il Milan, può riuscire anche a fare il colpaccio».
Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

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