Atalanta-Roma: tutte le interviste. Luis Enrique: “C’è poco da salvare. De Rossi fuori? Non era pronto” Baldini: “De Rossi era in ritardo, le regole vanno rispettate”

Atalanta-Roma: tutte le dichiarazioni dei protagonisti.

Luis Enrique a Sky Sport:
“Non so cosa salvare, non siamo entrati mai nella partita e abbiamo sofferto le ripartenze. Due o tre ripartenze facili abbiamo subito. La partita era finita già sul 3-1. De Rossi? Non parlo di cosa succede nello spogliatoio. Daniele non era pronto e chi non è pronto non va in campo. La squadra è più importante di un calciatore. E’ chiaro cosa è successo, nessuno può essere sicuro che con De Rossi in campo non sarebbe avvenuta comunuqe la sconfitta. Oggi eravamo distratti dal primo minuto emi da dispiacere. Io ho il 100% delle responsabilità, è un problema ogni volta che andiamo in trasferta e questo mi dispiace. De Rossi? Il primo dispiaciuto sono io, dopo una sconfitta così è più difficile.Io lo rifarei. Lotteremo per andare in classifica sempre più in altro ma per fare una squadra ho bisogno di responsabilità, quella è la cosa più importante. La difesa? E’ tutta la squadra il problema, se vogliamo avere il possesso palla dobbiamo evitare errori facili e dobbiamo giocare così. Non ho dubbio sulla qualità dei miei giocatori ma siamo lontanissimi dall’Atalanta che ha giocato benissimo. Niente da dire. De Rossi al Derby? Te lo dirò domenica. Mi preoccupa questa sconfitta, io sono convinto di cosa ha bisogno questa squadra che è vincente ma che ha vinosolo tre campionati nella sua storia. La squadra viene prijma di tutto, anche prima dei giocatori più rappresentativi. Loro devono essere un esempio. Sono convinto che a lungo termine non sbaglio.Il gruppo è davanti a tutti. Questa non è una rivoluzione. Io ho vissuto 15 anni in spogliatoi con grandi giocatori e si faceva così. Il gruppo davanti a tutto”.

Luis Enrique a Mediaset Premium:
“De Rossi in tribuna perchè non l’ho visto pronto oggi, in settimana è stato normale. Probabilemnte avevo raione perchè dal primo minuto si è capito che non era la nostra giornata, siamo stati spenti con l’atalanta. Tutto ciò che succede nello spogliatoioo nell’albergo in trasferta è questione che devo risolvere io. E comunque oggi non era pronto. Non è il miglior modo per prepararsi al derby ma non l’ho scelto io. Da stamattina che mi sono alzato alle 7 ho fatto il mio dovere e il prossibile. Siamo a una settimana da un incontro importante ma non ci stiamo arrivando nel modo giusto. Mi fa sorridere sentire che il mister trasmette il carattere, come fosse una cosa che si può comprare. Si ha a che fare con un gruppo e con dei singoli con una propria personalità. Per essere una squadra corta dobbiamo stare tanto nel campo avversario ma oggi a licvello difensivo è stato un disastro. Possesso palla lento e il livello oggi è stato basso. Marcatura preventiva e aspetto offensivo è lontano da un modo di fare combattivo. Con il gol di Borini sembrava una partita ancora non chiusa ma alla fine il possesso palla è stato sterile. Il mio rapporto con i giocatori rimane buono, cerco di interpretare le esigenze e di andare incontro ai calciatori”.

Luis Enrique a Rai Sport:
“De Rossi? Io non l’ho visto pronto. Non parlerò mai e poi mai di una cosa che succede in albergo, o nello spogliatoio. Se è venuto in trasferta, vuol dire che poteva giocare. Ma poi non l’ho visto pronto. Questa esclusione può aver innervosito la squadra? Può essere, ma non volevo io questa situazione. E’ successo, è una situazione che devo gestire come posso. Se dovesse iniziare ora la gara, rifarei lo stesso. Non è successo niente di grave, ma la squadra è davanti a tutto. Abbiamo bisogno di tantissima grinta per vincere a Bergamo. Siamo lontanissimi da quello che voglio per cattiveria e mentalità. Non abbiamo fatto quello che serviva per vincere la partita. Quando noi cerchiamo di giocare alla nostra maniera dobbiamo prendere dei rischi ma gestire questi rischi è la chiave del nostro gioco.Derby? Mi aspetto di vedere una partita ad un livello di motivazione diverso, più alto rispetto a quello dell’avversario”.

Luis Enrique a Roma Channel:
“De Rossi? Io sono l’allenatore e non parlo di cosa è successo nello spogliatoio. Non l’ho visto pronto. E quando succede questo un calciatore non gioca. Forse ho sbagliato io ma lo rifarei, non parlo mai di cosa è successo. Non l’ho visto pronto, è il mio pensiero. Forse non siamo mai entrati in campo, per quanto riguarda la grinta e la cativeria eravamo lontani da loro. E’ impossibile vincere così, neanche sul 2-1 siamo stati bravi. Nel secondo tempo poi dopo il gol e l’espulsione è finita la partita. Roma incostante? Mi dispiace, è normale essere forti in casa ma devi essere forte in trasferta. Troppo nervosi? Sì, mi dispiace tantissimo. Non volevo che succedesse. Continuo a pensare lo stesso. Una sconfitta brutta ma penso a rialzarmi e a vedere la prossima partita che significa tanto per i tifosi e la società. Un avversario diretto. Mi fa arrabbiare la fragilità, l’Atalanta è stata brava a fare la fase difensiva e a fare il contropiede. Noi andiamo in forte difficoltà. Siamo sempre lontani dalla vittoria così. Il derby? In questa stagione ci sono state sconfitte forti. Dobbiamo lavorare, e dobbiamo essere più professionali. Adesso c’è una partita importante per tutti”.

Sabatini a Roma Channel:
“La questione De Rossi? Non so come definirla. E’ successa una cosa normale. Daniele ha fatto ritardo alla riunione tecnica e l’alleantore non ha voluto perdonare questo ritardo. Abbiamo poche regole, chiare. Daniele è un giocatore impeccabile, ligio alle regole ma l’allenatore ha preso questa decisione e noi l’abbiamo avallata. La Roma passa anche per qualche decisione impopolare. Non so se questo è un pensiero di forza però sono le scelte e la scelta che abbiamo fatto per condurre questa società. E’ sempre un percorso a volte difficile. E’ chiaro che poi la partita ci penalizza anche. Una decisione che abbiamo molto pagato ma fa niente, andiamo avanti. Non bisogna fare dietrologia. Daniele De ROssi è uno dei nostri capitani. Un nostro giocatore che difendiamo, non c’è stato nessun dissidio. Niente. SOlo la decisione che ha assunto dall’allenatore e avallata dalla società. Poche regole e da rispettare. Abbiamo fatto una brutta partita, inutile nasconderlo. Anzi bruttissima. Trovare motivi è difficile. Una partita non all’altezza delle notre possibilità. Conosco questa squadra, rimarrà un passo doloroso in questo campionato. Probabilmente ci esclude da pensieri che avevamo messo insieme ultimamente. Adesso dobbiamo ripartire subito e creare qualcosa per il futuro. Il futuro è già domenica prossima contro la Lazio. Adesso mi verrebbe comodo dal punto di vista psichico fare una piccola filippica circa l’arbitro ma non me lo voglio permettere. Sarebbe ripristinare un circuito dialettico sbagliato. Preferisco pensare a comportamenti più scaltri e migliori dei nostri calciatori. Siamo autolesionisti quando giochiamo fuori casa? Questa è un’osservazione condivisibile. Non è che dobbiamo per forza peggiorare le partite con i nostri comportamenti. I calciatori sanno. Io so chi sono i nostri calciatori, saranno pronti da domani perché hanno dignità e orgoglio. Dal punto di vista morale non accetto cattivi pensieri da parte di nessuno”.

Taddei a Roma Channel:
“Ci dispiace per il risultato ma abbiamo fatto un buon primo tempo. Abbiamo mantenuto la testa a posto nel primo tempo, nel secondo tempo dopo il gol abbiamo perso i giocatori importanti. Quando andiamo in trasferta giochiamo nello stesso modo, solo con meno cattiveria. Vincere fuori casa in Italia non è facile, soprattutto con le squadre considerate meno grandi. E’ mancata cattiveria agonistica e voglia di fare risultato fuori casa. La voglia di reagire e ribaltare il risultato c’era. Poi però abbiamo preso gol e ci siamo scoperti. Sempre lo stesso arbitro, stranamente. Non cerco giustificazioni, saranno coincidenza ma è così. Come ho detto non cerco giustificazioni, abbiamo sbagliato tanto noi. Ma è già difficile in 11 giocare fuori casa, figuriamoci in 10 o in 9. Penso che da parte di tutti ci vuole cattiveria agonistica anche in trasferta, come giochiamo all’Olimpico. E’ molto difficile perché con campi più piccoli è molto più difficile. Mancata la cattiveria e il cinismo, ci dispiace per il risultato. Nel secondo tempo pensavamo di poter fare una grande prestazione”.

Baldini a Sky Sport:
“Tanto nervosismo? Sono stati regalati 25minuti all’inizio della opartita, poi è difficile rincorrere attraverso i nervi. Le espulsioni sono state pesanti, così come l’ammonizione di Gago che mancheranno al derby. E’ un dazio da pagare anche l’esclusione di De Rossi, il motivo è un ritardo, ci sono poche regole ma non si possono evitare. De Rossi è sempre ineccepibile ma se una volta sbaglia deve subire le conseguenze. Avalliamo la scelta dell’allenatore. Sfido chiunque a prendere bene una esclusione, ma in grande serietà l’ha accettata. Una multa e non un’esclusione era meglio? Che sia difficile da capirte lo capisco, hanno parlato molto chiaro nello spogliatoio e l’allenatore è sempre molto disponibile. Vuole solo il rispetto di quelle pochissime regole, ma da quelle non transige, come con Osvaldo a Firenze. Ci sta insegnando moltissime cose, pensa sul lungo termine, nel tempo tutto questo tipo di attenzione alle regole porterà a dei frutti. Fa ancora più male quando i provvedimenti sono presi a giocatori che sono ligi alle regole. Ma dettando poche ma chiare regole non si possono passare sopra, quello che porta avanti l’allenatore è sul lungo termine. Roma capirà il messaggio? Il fatto che sia giusto fare qualcosa non può essere inficiato dall’ambiente. Quando uno è convinto delle regolare da dare non conta l’ambiente”.

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