Corriere dello Sport – All’assalto di Astori

Un Destro, poi un altro. Una combinazione micidiale, se la Roma riuscirà a portare a segno anche il secondo colpo: mentre si aggrappavano al Mattia che ha preso in ostaggio le attenzioni del mercato italiano, i giallorossi gettavano le basi per l’acquisto di Davide Astori, un altro insospettabile prodotto nostrano in abiti da top. Troppo ghiotta, l’occasione, per non tentare di fare asso piglia tutto, se al tavolo della trattativa hai di fronte i procuratori dell’ex attaccante del Siena, gli stessi del difensore del Cagliari (…)
LA SFIDA Portare Astori nella Capitale è missione tutt’altro che semplice, ma adesso la Roma può vantare buone chance di riuscita: il dialogo tra le parti è aperto, l’architetto del mercato giallorosso evidentemente può fare la voce grossa, se non si è fatto intimorire dalle cifre che ruotavano intorno al ragazzo, fino a poche settimane fa considerato un giocatore dello Spartak Mosca. I russi avrebbero versato 16 milioni di euro nelle casse cagliaritane e stipendiato il centrale con 2 milioni netti all’anno: Astori aveva addirittura effettuato le visite mediche, salvo tornare a casa in fretta e furia e scusarsi «per l’assenza» su Twitter. Sembrava uno scherzo, era uno scatto di nostalgia: oppure la maschera della consapevolezza di poter diventare protagonista altrove. In un attimo era tornato preda, così Milan e Juve si sono rimesse a caccia: ecco perché ci sono tutti gli ingredienti per un altro tormentone, con la Roma pronta al duello.
LE RESISTENZE Per il presidente dei rossoblù, Massimo Cellino, non sarebbe facile far digerire alla piazza un nuovo addio, dopo l’illusione di averlo scongiurato: tanto più che di lì a poco il patron avrebbe anche trovato l’intesa per il rinnovo di contratto con Astori. A Trigoria in questo senso non troveranno certo la strada spianata, (…)
E POI? Ne sono rimaste tre. Pedine mancanti, s’intende, prodotti fatti, come il calciatore del Cagliari. Per chiudere il cerchio della seconda Roma americana. Pare che la dose estiva di scommesse sia stata consumata e che il ds romanista abbia in mente di consegnare a Zeman giocatori che non necessitino del collaudo: il boemo, per intenderci, considera Astori un elemento più che affidabile. Ora c’è la volontà di calare un tris assortito, per completare il reparto che calamita gli ultimi interrogativi: un centrale, due terzini. I numeri possono anche essere invertiti, sarà la duttilità dei protagonisti a fare da bussola. In mezzo potrebbe trovare posto anche Bruno Uvini, il brasiliano del San Paolo bloccato da tempo. Più difficile arrivare a Ezequiel Garay. (…)
ESTERNO Federico Balzaretti resta un obiettivo (le alternative si chiamano ancora Jung e Torosidis) per quanto il ds del Palermo, Giorgio Perinetti, abbia ormai tracciato una rotta diversa da quella che porta nella Capitale: i rosanero e il Napoli impiegherebbero un istante a chiudere l’affare, se arrivasse il benestare del giocatore. Sul se ruotano le residue speranze dei giallorossi, tenute in vita anche dalle dichiarazioni di Maurizio Zamparini: «C’è un interessamento della Roma» , ha confermato il patron dei siciliani. Che ha anche posto i paletti all’ennesimo intrigo: «Entro la fine della settimana si chiuderà la vicenda; se il 31 luglio torna a Palermo, a quel punto non andrà più via» . Decide Federico, dunque. Ma deve farlo in fretta. Sabatini nel mentre continuerà ad annusare il mercato e a far raffreddare i nomi che già sono circolati. Prima di piazzare un’altra zampata.

Corriere dello Sport – Simone Di Segni

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