Assist, gol e abbracci per Lorenzo: “Noi una famiglia, si risolve tutto”

Il Messaggero (G. Lengua) – Il gol, la corsa verso la Sud vuota e l’abbraccio di gruppo a cui poi si è unito Fonseca. È il lieto fine di RomaSpezia, partita decisa da una rete allo scadere di Lorenzo Pellegrini che ha fatto saltare in piedi i pochi presenti all’Olimpico, tra cui Edin Dzeko reduce da una forte discussione (e contusione) con il tecnico portoghese.

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Tanta gioia anche negli occhi di Ryan Friedkin rimasto in tribuna fino all’ultimo per applaudire il centrocampista. Pellegrini si è dimostrato un vero capitano. Ieri Lorenzo ha onorato quella fascia che un tempo era indossata da due simboli che per la Roma hanno lottato dalla prima ora, ha stretto i denti nonostante un fastidio al ginocchio e al flessore e ha dato la disponibilità a giocare per tutti i 90 minuti.

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A prescindere dal gol decisivo, è stato il migliore in campo ed è grazie a lui che la squadra ha trovato la forza di reagire alle difficoltà. E se da una parte Fonseca rispedisce al mittente le domande su Dzeko, dall’altra Pellegrini prova a fare da paciere tra Edin e Paulo: “Gli screzi si risolveranno, ne sono sicuro. L’abbraccio non è stato tra me e Fonseca, ma anche con tutti i membri della nostra famiglia, composta da giocatori, medici e ragazzi infortunati“.

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