Frascati, 26 luglio 1921, il cielo regala una stella di grande talento, amata dal popolo romanista e dall’ intero mondo dello sport. Nasce Amedeo Amadei, un bambino che dimostrerà di essere un grande uomo e, sceglierà di colorare di giallorosso il suo cammino. Due colori che ha portato con grande fierezza nel suo cuore fino ad oggi giorno della sua scomparsa. Ci lascia così, a 92 anni, il Fornaretto di Frascati, un grande esempio di come lo sport possa regalare tanto a se stessi e al prossimo. Classe e semplicità, un connubio irresistibile, capace di attrarre a se l’amore incondizionato di seguaci giallorossi e non. Una semplicità disarmante che lo ha accompagnato per tutta la vita e, che non si preoccupava in nessun modo di nascondere come si evince anche da alcune interviste. A proposito del suo soprannome, per esempio diceva: “Sono nato e cresciuto a Frascati, dove la mia famiglia aveva un forno. L’attività commerciale esisteva già dal lontano 1876, di conseguenza per tutti ero il Fornaretto. Il soprannome è rimasto impresso nella mente di molti, tanto è vero che anche sui giornali compare al posto del mio nome”. Brillante ed intraprendente, sempre accompagnato da una tempra da vero campione. Nel 1943, accusò due colpi violenti fuori e dentro il campo. La guerra gli portò via gran parte delle cose che aveva creato con la sua famiglia, tra cui il forno, distrutto a seguito dei bombardamenti da parte degli americani. In campo subì una squalifica a vita per una cosa che in realtà non aveva fatto (un calcio ad un guardalinee). Due fatti che avrebbero devastato anche l’anima più forte, ma che lui seppe affrontare e superare grazie ad una grande fede e al grande coraggio che lo ha sempre contraddistinto. Amante del tennis e seguace incallito di Roger Federer “Deve sapere che mi capita di cambiare canale quando c’è una partita di calcio in tv per preferire un incontro di tennis”, diceva ridendo a chi lo intervistava. Un bambino motivato e determinato nel voler diventare un campione, ricordava spesso di come per sottoporsi ai provini per la Roma sgattaiolò via in bicicletta da Frascati per raggiungere il campo romano di Testaccio senza il consenso dei genitori; “Mi ricordo anche che al ritorno bucai, e mi diedero un passaggio su un carretto». Una vita ricca di sacrificio, grandi soddisfazioni, tanto amore e riconoscimenti importanti. Nel 2001, l’Amministrazione Comunale di Frascati, in occasione del suo ottantesimo compleanno, lo insignì dell’onorificenza di “Civis tusculanus”, durante una cerimonia pubblica svoltasi proprio nelle Scuderie Aldobrandini. Un grande giocatore, un eroe romanista che ha saputo regalare tante emozioni e che, rimarrà impresso nel cuore e nella mente di tutti. Esempio di quanto la sportività possa donare tanto all’animo umano e di quanto la grandezza si rispecchi piacevolmente nell’ umiltà. Oggi Amedeo Amedei è tornato a brillare nel cielo, un cielo che sentiva la mancanza del calore di una vera e propria stella. Ciao Amedeo, fuoriclasse della vita.
Fiammetta Fiorito