La signora Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito il tifoso ucciso durante la scorsa finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, è intervenuta a Rai Sport per commentare gli striscioni apparsi in Curva Sud durante la partita di campionato Roma-Napoli. Ecco le sue parole:
“Il guadagno del libro andrà all’associazione ‘Ciro vive’, che si muove già in tutto il mondo portando parole di serenità e di pace. Certamente i proventi saranno devoluti a vari ospedali e vari progetti: noi siamo persone semplici che con grandi sacrifici abbiamo tirato su i nostri figli. Vedendo le immagini degli striscioni ho provato molto dolore, la parola lucro a noi non appartiene. Poi però mi sono rafforzata perché so che loro non vogliono che io vada avanti, molti ragazzi invece vogliono un calcio di aggregazione. Quegli insulti li ho già ricevuti su una pagina Facebook, sono le stesse persone che hanno organizzato l’agguato vile il 3 maggio. In mezzo a quegli striscione ce ne era anche uno che sosteneva Daniele De Santis. Tifosi Napoli? Mi auguro con tutto il cuore che non offendano nessuno. Io personalmente non ho mai istigato le due tifoserie. Spero che possano rispondere con il loro silenzio affinché quegli striscioni non valgano nulla. Questo libro deve essere letto perché parla di un ragazzo che amava il calcio e la vita, che si metteva da parte i soldi per andare in trasferta. Una vita che gli è stata strappata in un modo assurdo. Contiene un messaggio d’amore, che dovrebbe essere letto non solo dai tifosi italiani, ma da quelli di tutto il mondo. Io invito i ragazzi che hanno esposto quelle scritte a venire con me negli ospedali oncologici, dove ci sono bambini che soffrono. Finché io sarò viva lo sarà anche Ciro. Se poi uccideranno anche me tutto sarà finito“.
Queste invece le parole della Leardi a Tiki Taka:
Ciro vive è un libro, ma il significato è ampio…
“Si è scatenato un putiferio alla pubblicazione del libro. Offendendomi e cercando ancora una volta di intimidirmi, Ciro vive tramite i miei gesti. Sono stata male. Sentirmi dire di aver lucrato sulla morte di mio figlio è stato molto brutto”.
L’intervento di Pallotta?
“Credo fosse il minimo, dopo aver perso un figlio che voleva vedere una partita di calcio”.
Delusa da Renzi?
“La sua figura si è vista poco. Aveva detto sarebbero cambiate delle cose, ma non è successo nulla. Mi appello affinché si dia da fare”.
Cosa dice ai tifosi della Roma?
“Invece di criticare e dire parolacce sul web si iscrivessero anche loro all’associazione ‘Ciro vive'”.