Altra benzina sul fuoco che arde

Il Tempo (G.Giubilo) – Quasi una dichiarazione di sfiducia. O, se volete, un segnale di resa da parte della Roma, che rischia di perdere di vista i rimanenti obiettivi stagionali, forse irrimediabilmente compromessi nell’ultima, sciagurata settimana. Il tecnico toscano sembra addebitare a limiti di tenuta il momento critico dei suoi giocatori, che non riescono a tirarsi fuori dalle pastoie di una crisi ormai manifesta. La trasferta di stasera a Palermo è una sorta di crocevia per i giallorossi, i cui alibi non sono certo condivisibili.Non si può, come ha fatto Spalletti, attribuire le colpe ai fitti impegni del calendario, perché la Roma non è la sola squadra che ha dovuto giocare molte partite in uno spazio di tempo ristretto. E quindi, restano da individuare i reali motivi di un crollo in verticale, che porta sul banco degli imputati lo stesso tecnico, incapace di raddrizzare una situazione sempre più allarmante, anche se un successo alla Favorita potrebbe concedere ancora qualche margine di speranza per un ritorno alla brillantezza smarrita.

Una volta persa di vista la possibilità di ridurre lo svantaggio dalla Juventus, sarebbe necessario salvare il salvabile, senza alimentare le polemiche che l’intervento a gamba tesa di James Pallotta non ha certo contribuito ad attenuare. Per restare nella Capitale, crescono le ambizioni della Lazio, che giocherà domani nel posticipo contro il Torino, in una sfida che proporrà uno scontro diretto tra i due bomber del campionato, Immobile e Belotti. La partita che presenta maggior equilibrio è il duello lombardo tra Atalanta e Inter. Ma, in tutti i casi, siamo ancora lontani dal vertice, che ha nella Juventus un padrone incontrastato. Per il resto del turno, rientriamo nell’ordinaria amministrazione. Soltanto curiosità per il Pescara, che Zeman non potrà salvare dalla discesa in B, nonostante tutta la sua buona volontà.

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