All’ultimo stadio. Tangenti per le delibere, in carcere il grillino De Vito

Uno tsunami, il Movimento 5 Stelle romano è nella bufera più assoluta. Ieri mattina è finito in carcere Marcello De Vito, presidente del Consiglio Comunale e “purista” grillino da sempre. Su di lui pesa l’accusa di corruzione. Ed è l’ultima pedina, in ordine di tempo, mangiata dal vortice dello stadio della Roma. Come riporta Leggo, l’esponente grillino avrebbe incassato direttamente o indirettamente delle elargizioni, questa l’ipotesi dei pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, dal costruttore Luca Parnasi. De Vito, in cambio, avrebbe promesso di favorire il progetto collegato allo stadio della Roma. Con lui è finito a Regina Coeli anche l’avvocato e sodale del politico, Camillo Mezzocapo. Oltre 230mila euro sono stati erogati e 160mila sono stati promessi a Marcello De Vito e a Camillo Mezzacapo dai gruppi imprenditoriali coinvolti nell’inchiesta. Nei guai anche i fratelli Claudio e Pierluigi Toti: avevano dato già 48mila in cambio dell’interessamento per il progetto di riqualificazione degli ex mercati generali di Ostiense. 

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