Allegri «chiama» Pjanic. Assalto al bosniaco coi soldi di Morata

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La Gazzetta dello Sport (F.Della Valle – A.Pugliese) – Fosse per lui avrebbe già scelto il regalo, solo che non sempre basta volere per poter acquistare. Il giocatore che Massimiliano Allegri vorrebbe l’anno prossimo ha un volto e un nome: Miralem Pjanic. Allegri in realtà si è mosso prima ancora dell’ufficializzazione del rinnovo: tramite i suoi contatti romani nei giorni scorsi ha provato a sondare la disponibilità del giocatore. Ha fatto arrivare a Pjanic un messaggio chiaro: l’anno prossimo vorresti venire alla Juve? Ora la palla passa al bosniaco, che piace ad Allegri perché sa fare tutto: può stare dietro alle punte ma può giocare anche da interno. Esattamente il profilo che cerca la Juventus, che non si spaventerebbe di fronte alla clausola rescissoria (soprattutto se incasserà i 30 milioni dal Real per Morata). Tutto dipende però dalla volontà del giocatore.

NELLA TESTA DI MIRALEM – Molto del futuro di Pjanic è scritto lì, in quella clausola da 38 milioni di euro. Chi vuole il bosniaco, una volta avuto il suo assenso, può prenderselo quando vuole pagando quella cifra lì. E, nel caso dovesse succedere, per trattenerlo non basterebbe neanche la «manovra a coda di gatto maculato» ricordata da Walter Sabatini a Perugia. Ma Pjanic cosa vuole fare? A Mire piacerebbe restare ancora a Roma, è legato visceralmente alla città, alla squadra e alla tifoseria. In più vorrebbe giocare una stagione in un centrocampo che considera stellare (lui, Strootman e Nainggolan) convinto che aiuterebbe a inseguire una vittoria. Il problema, però, è capire cosa vogliono fare la Roma e Spalletti. La società ha bisogno di liquidità per sistemare i conti, posti sotto la lente d’ingrandimento del fair play finanziario dell’Uefa. Il tecnico finora ha dispensato elogi pubblici per Strootman e Nainggolan, meno per Pjanic. E Mire vuole capire quanto conti davvero su di lui, se può essere un punto fermo o meno del suo scacchiere tattico. In caso contrario, potrebbe anche pensare di lasciare Roma. Più facile all’estero (Psg, Barcellona e Bayern già si sono fatte vive, in un modo o nell’altro), giocare in un altro club in Italia gli creerebbe qualche imbarazzo. Anche se poi, a conti fatti, la Juve ha lo spessore, la storia e il blasone per convincerlo. O, almeno, per provarci.

ALTRI OBIETTIVI – In cima alla lista di Allegri c’è quindi il trequartista, indispensabile per fare il salto di qualità in Champions. Dopo un anno di transizione il tecnico vuole tornare a giocare con il suo modulo preferito. Oltre a Pjanic, restano nel mirino Mkhitaryan, armeno del Borussia Dortmund con il contratto in scadenza tra un anno e un costo sui 25-30 milioni; Isco, spagnolo del Real Madrid: il problema è la clausola rescissoria di 150 milioni, ma Marotta ha lasciato intendere che potrebbero provare a inserire il giocatore nell’affare Morata; Oscar, brasiliano del Chelsea, costo sui 30 milioni: con l’arrivo di Conte, che non ama il trequartista, rischia di fare panchina. Per l’attacco i sogni sono Cavani (Psg), Lukaku (Everton), Benteke (Liverpool), per il centrocampo è calda la pista che porta ad André Gomes del Valencia.

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