Alisson: “Il mio idolo è Buffon. Quando ero in panchina nella Roma non ho mai mollato. Continuo a lavorare duramente per aumentare il mio livello”

Alisson, portiere della Roma, è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro del Brasile ed ha parlato anche della sua Nazionale. Queste le sue parole riportate da globoesporte.globo.com:

Sui portieri europei…
Mi piace molto vedere le parate. Il mio idolo è Buffon, un tipo che mi ispira molto. È uno dei più grandi portieri della storia, se non il più grande. Lui è sempre ben posizionato, per questo alla sua età ancora gioca. Ho visto De Gea che ha fatto un ottimo lavoro a Manchester. E mi piace anche Oblak, che ha sempre fatto un ottimo lavoro all’Atletico Madrid.

Sui portieri brasiliani…
La parata di cui si è parlato di più è di Marcelo Grohe, un portiere che ammiro molto, un amico, lavoriamo nella Seleção, siamo praticamente vicini di città, stiamo crescendo insieme. Sta facendo un ottimo lavoro. Anche Danilo Fernandes sta andando bene. Il livello è cresciuto nel calcio brasiliano.

Su Taffarel…
La maggior parte della formazione di noi portieri brasiliani è con Taffarel. Abbiamo trascorso la maggior parte del tempo con lui, in lavori specifici. È estremamente importante, è un lavoro duro e breve perché abbiamo poco tempo.

Su Cassio ed Ederson…
Tite ha un grosso problema (ride, ndr). Credo che il modo in cui sceglie è corretto, mettendo i giocatori che dovrebbe mettere, facendo alcuni test. È anche importante mantenere una spina dorsale, una base. Ma i test sono validi, tutti quando arrivano alla Coppa devono essere pronti, indipendentemente dal fatto che abbiano giocato o no. L’allenamento conta molto.

Su Tite…
Tite è un grande allenatore sulla scena mondiale, è estremamente importante prendersi cura dell’essere umano, trattare con cura l’atleta. Siamo persone normali, abbiamo sentimenti, bisogni, ad ognuno piace essere trattato in un modo, alcuni hanno bisogno di più affetto. Tite ha molto a cuore questa sensazione di sapere come affrontare l’uno con l’altro, ma siamo tutti uguali all’interno della squadra. È importante sentirsi a proprio agio.

Lo scorso anno riserva alla Roma…
Ho sempre cercato di affrontare positivamente le critiche perché non avevo un ritmo di gioco, ma conosocevo le mie qualità. Mi conosco meglio di chiunque altro, so cosa posso dare, non ho mai mollato. Ho sempre cercato di guardare a questo momento e di diventare titolare nella Roma. Dopo avermi visto in Champions la stampa e i tifosi si sono fidati di me. Questo mi aiuta.

Sul momento in Champions League…
Siamo primi nel “gruppo della morte” della Champions League con Chelsea e Atletico Madrid. Continuo a lavorare duramente per aumentare il mio livello, per crescere nel calcio e per avere lo stesso rendimento col Brasile.

Sulla crescita…
Dobbiamo cercare di migliorare, sono più esperto rispetto alla scorsa stagione, e ho sempre premuto il pulsante del lavoro. Ho pensato ad allenarmi duramente, indipendentemente dalle circostanze. Ora ho raggiunto il ritmo partita, giocando con il mio club. Quando non l’ho avuto, sono riuscito a mantenere alto il livello nella Seleção. Mi trovo a metà di un processo di crescita, sono ancora giovane, questa è la mia prima stagione da titolare in un club europeo, in una grande competizione come la Champions League, ed il campionato italiano è cresciuto molto di livello. Questo è importante per la mia crescita e anche per la Seleçao. Se io avrò buone prestazioni in campo man mano che passeranno gli anni sarò apprezzato per questo.

In Nazionale…
Conoscevo già Cassio perché era del mio stesso Stato, è cresciuto nella stessa città, a Porto Alegre. Giocava con mio fratello nella nazionale giovanile. Ederson l’ho conosciuto quando è stato convocato. Abbiamo un ambiente di lavoro molto piacevole, conosciamo il lato personale di ognuno, abbiamo creato una certa amicizia e questo rende la disputa ancora più sana.

Parigi…
La bellezza della città già ti accoglie. Mia moglie mi ha detto tante volte di andarci, ma non sono ancora andato a Parigi. Fare allenamento in uno stadio come questo, bello, con una grande struttura, è sempre piacevole. L’affetto delle persone in albergo che chiedono le foto è molto importante per noi.

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