Ancora una volta le dichiarazioni fatte da Zibi Boniek, durante l’intervista radiofonica su questa prima fase del campionato ad opera di Centro Suono Sport nel corso della trasmissione “Te la do io Tokyo”, hanno sapientemente colto nel segno: gli è stato chiesto di condividere con gli appassionati la sua attuale opinione su questo campionato di Serie A, esprimendo un suo giudizio su Fonseca, le prospettive della Roma, Zaniolo.
Il cosiddetto Bello di Notte (soprannome che gli fu dato dall’avv. Gianni Agnelli durante la sua esperienza juventina, prima dell’inizio della sua indimenticata militanza in giallorosso) si è dichiarato molto divertito dal gioco spesso da questa Roma di Fonseca, soprattutto dai reparti di centrocampo e attacco. Invece, per quanto riguarda la difesa, è risultato piuttosto perplesso.
Ragionando in termini di obiettivi stagionali, a suo parere i primi tre posti della classifica sarebbero praticamente già destinati ad ospitare la Juventus, il Napoli e l’Inter. Diversamente la Roma continuerà a lottare fino all’ultimo con squadre come la Lazio, in Milano, l’Atalanta e il Torino: l’importante è che la squadra capitolina faccia pochi errori, perché secondo questi criteri di squadre con cui portare avanti il testa a testa sono numerose.
Quando gli è stato chiesto di esprimere un parere personale specifico sull’allenatore Fonseca, si è limitato a dire di trovarlo una persona corretta, molto presente con i giocatori, attento e dedicato al suo lavoro.
La parte più negativa dei suoi presagi viene da quando gli è stato chiesto di esprimersi su Zaniolo, come giocatore nel suo complesso: la risposta è stata che gli piace per ciò che è in grado di fare sul terreno di gioco, ma se un giovane calciatore di 20 anni arriva a 20 minuti dal termine della partita con l’aria molto affaticata ed è rosso come un palloncino significa che qualcosa non va nella preparazione atletica.
E il suo sarcasmo ha purtroppo colto nel segno, con emerge dall’analisi della brutta sconfitta contro l’Atalanta. La difesa a tre del mister Fonseca è stata decisamente da bocciare, con una squadra piantata come se non avesse ancora i 90 minuti nelle gambe.
Abbiamo voluto interrogare gli esperti di Pazziperilfitness per saperne di più sulla preparazione.
Benché ci sia stato un rinvio dell’attività pre-campionato non dovrebbe aver influito pesantemente sul programma di preparazione fisica, ma l’incertezza non fa bene alla psiche.
Il programma di preparazione si divide in tre fasi:
- conoscenza fisica degli atleti;
- sottoposizione a test di misurazione delle performance, per l’assegnazione di esercizi mirati;
- lavori di miglioramento delle capacità condizionali (velocità, forza, agilità e resistenza).
Molto delicata è la fase di risveglio motorio dopo la pausa estiva che, soprattutto per l’apparato muscolo-scheletrico di atleti professionisti di alto livello, deve essere ben commisurato per evitare sia traumi che un eccessivo affaticamento precoce. Per questo si ricomincia dai test da campo:
- il test a navetta;
- Cooper;
- Conconi;
- il test di Gacon;
- il test dello Yo-Yo.
Il tutto accompagnato dal controllo metabolico e da lavoro motivazionale.