Leggo (F. Balzani) – Una passeggiata a Campo de’ Fiori, un po’ di tempo in famiglia e la testa già all’Inter. Daniele De Rossi si è goduto ieri il primo giorno di pausa da quando è diventato allenatore della Roma. Venti giorni di fuoco che hanno riportato la serenità in una Trigoria sconquassata da una convivenza ormai mal sopportata tra gran parte della squadra e Mourinho.

Con DDR in panchina la Roma ha ottenuto tre vittorie di fila, contro tre squadre in lotta retrocessione. Ma più che altro ha trovato convinzioni e nuove idee ben auguranti per la corsa Champions. La cura De Rossi in realtà parte da lontano. Perché Daniele ha studiato e analizzato pregi e difetti della squadra ben prima di essere chiamato dai Friedkin. Poi ha adottato una terapia semplice: dialogo coi calciatori, ritorno ai ruoli di pertinenza (vedi El Shaarawy o Pellegrini), cambio modulo e niente proteste. Una sorta di Pax Romana moderna.

Nessun tentativo di cancellare Mourinho, ma il bisogno di riportare unità in un gruppo che sembrava diviso a metà. Ad aiutarlo, il ritorno di tanti titolari e un mercato che ha portato Angelino e Baldanzi. Gli effetti si sono visti in maniera prepotente col Cagliari quando anche Dybala ha goduto della maggiore libertà concessa dal nuovo modulo. Che ricorda molto la famosa la difesa a “tre e mezzo” di Spalletti. Ma a Trigoria si programma anche altro. Per il direttore sportivo la scelta sembra ricaduta su Modesto del Monza: un passato all’Olympiacos con la Souloukou e una discreta esperienza in Italia anche da calciatore.