Strootman? È il punto fermo. La Roma nasce intorno a lui

partenza roma strootman

La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Qualche mese fa aveva pa­ura «di non tornare a cer­ti livelli», oggi invece è il punto fermo del centro­ campo della Roma per la prossi­ma stagione. Un paradosso, se si parlasse di un calciatore nor­male reduce da tre operazioni al ginocchio in due anni, ma Ke­vin Strootman in fondo norma­le non lo è mai stato: a 20 anni piaceva a mezza Europa ma lui voleva restare in Olanda per crescere, a 23 ha scelto la Roma che non faceva neanche l’Euro­pa League mentre in Premier lo cercavano club che giocavano in Champions, a 26 è pronto a rimettersi in gioco, e anche in fretta, per dimenticare mesi, sorrisi e occasioni perse.

POCO MARE, TANTO CALCIO – Le ultime estati le ha passate tra vacanze (poche, al massimo un po’ di mare tra Ibiza e Dubai) e riabilitazione, quest’anno pun­ta a divertirsi, riposarsi, ma ci saranno molte meno visite e molti più allenamenti. Intanto, lettino e ombrellone possono aspettare, visto che Strootman è in ritiro con l’Olanda: niente Europei, solo amichevoli, la prima venerdì contro l’Irlanda. Giocherà, ma non più di 70’, perché, ha detto il c.t. Blind, «gli accordi con la Roma sono questi e noi li rispetteremo». La società giallorossa guarderà con occhi più che interessati le partite di Kevin, perché è da lui – e con lui – che Spalletti ripar­tirà l’anno prossimo, con Pjanic e Nainggolan sempre in bilico (più il primo del secondo), Kei­ta destinato ai saluti, Paredes che è un’incognita e De Rossi al­l’ultimo anno di contratto.

NIENTE PAURA – Pressing, regia, tiri in porta, verticalizzazione rapida o possesso palla, Spal­letti si affiderà all’olandese, vi­sto che il fisico deve ancora es­sere rodato ma la testa no, è quella giusta. E infatti, ieri, così ha parlato Strootman: «Il ginoc­chio è a posto e non ho più pau­ra di infortunarmi di nuovo – le sue parole a Voetbal Internatio­nal –. Ho passato dei momenti brutti, soprattutto dopo l’ulti­mo intervento chirurgico: ho fatto di tutto per tornare in for­ma, ma sono riuscito soltanto ad arrivare al 20%. Poi ho ini­ziato a giocare qualche partita con la Primavera della Roma e tutto ha preso una piega decisa­ mente migliore. Ora il ginoc­chio è ok. Cerco di fare tutti gli esercizi al massimo, pur consa­pevole dei rischi che vado ad af­frontare».

VERSO LA FIRMA – In teoria più partite gioca e meno ce ne sono, in pratica soltanto il tempo po­trà dire se l’incubo è davvero al­ le spalle: lui ci crede, la società ancora di più, tanto che il rin­novo di contratto è da tempo chiuso in un cassetto, in attesa solo di essere firmato. E non è detto che non accada prima di quanto si pensi.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti