Amarezza Strama «Sfiorato il colpaccio. Troppi errori fatali»

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La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – Per preparare bene la partita e cercare l’ispirazione giusta, ieri mattina Andrea Stramaccioni ha portato l’Udinese al campo della Romulea, zona San Giovanni, a due passi da dove è nato Francesco Totti. Lì, 10 anni fa, lo scoprì Bruno Conti e lì ha scelto di far allenare la sua squadra, sperando di riuscire a evitare all’Udinese la quarta sconfitta di fila contro la Roma. C’era quasi riuscito, con la prima rete in Serie A del ventenne Perica, che dopo 7 presenze (di cui 3 da titolare), ha gelato l’Olimpico. Poi l’Udinese «ha sbagliato troppo, soprattutto fallendo un contropiede che poteva chiudere la gara e abbiamo subito il pareggio che ha cambiato l’inerzia», spiega il tecnico. Nonostante la sconfitta, Stramaccioni si gode «una squadra in crescita» e, racconta, «i complimenti di Garcia e di alcuni giocatori della Roma che mi hanno detto di averci visto migliorati rispetto all’andata. Li abbiamo messi in difficoltà perché sapevamo che avevano molta pressione dopo la vittoria della Lazio e se avessimo chiuso in vantaggio il primo tempo non sarebbe servito fare il conto dei gol (il riferimento è a Garcia che aveva detto che la Roma avrebbe dovuto vincere 5-2, ndr)». Dello stesso avviso anche Thereau: «Peccato che dopo una prestazione così torniamo a casa senza punti. Dovevamo segnare di più».

FUTURO La soddisfazione di Stramaccioni si proietta poi al prossimo anno: «La società è ambiziosa e anche io, possiamo fare una stagione importante grazie al nuovo stadio e ad alcuni innesti. La base è molto buona». In questa base c’è anche Perica, in prestito dal Chelsea: «Sono felice per il mio primo gol, ma purtroppo non è servito a vincere. Adesso devo continuare così, Udine mi piace, voglio restare qui e spero che succeda». ©

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