Stadio della Roma, prima delle feste riunione chiave

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Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Paolo Berdini, riferiscono le agenzie di stampa, non ha preso parte alla seduta congiunta delle commissioni per il bilancio e l’urbanistica del Comune. Essendo uno dei due assessori competenti, per la precisione quello all’urbanistica, è un’assenza probabilmente giustificata ma che colpisce. In questi giorni i segnali di un distacco sempre più profondo tra Berdini e la giunta guidata dal sindaco Virginia Raggi hanno continuato a lampeggiare. Sullo sfondo di dichiarazioni naturalmente rassicuranti. Anche ieri il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, ripeteva: «Non mi risulta si stia cercando un sostituto di Berdini. Stiamo lavorando». Affari come al solito, direbbero gli americani. Non solo quelli della Roma, che aspettano il via libera definitivo alla realizzazione del progetto stadio faticosamente trascinato in avanti da cinque anni.

BASI – Lo stadio è uno dei nodi che stanno strangolando il rapporto tra Berdini e la sua maggioranza. L’assessore – lo è ancora, fino a prova contraria – è decisamente sfavorevole al progetto così com’è e anche alla collocazione nell’area di Tor di Valle. I 5 Stelle in generale avrebbero invece deciso di portarlo avanti. Ci sono altre questioni, ma insomma Berdini, che non si lascia ridurre facilmente al silenzio, potrebbe essere sostituito. La qual cosa non implica automaticamente un sì allo stadio. Il primo nella linea di successione stando alle voci è Emanuele Montini, ex coordinatore nazionale di Italia Nostra. E si sa che gli ambientalisti non sono tra i principali sostenitori dello stadio. D’altra parte il vicesindaco Daniele Frongia ha pronunciato parole di apertura di cui la Roma ha preso nota e l’iter sta andando avanti. Occorre ancora qualche importante ritocco e le prossime riunioni della conferenza dei servizi serviranno a potare il progetto senza arrivare a modifiche tali da costringere tutti a ricominciare da zero. Il ridimensionamento dei tre grattacieli previsti è un primo gradino. Di certo la Roma, i progettisti e i vertici del Comune, compresa la Raggi, si rivedranno prima di Natale per cercare di mettere le basi dell’accordo definitivo. La strada è ancora lunga ma non sembra più tanto ardua.

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