“Rincorsa”: il campionato lancia la sua parola d’ordine

Il Messaggero (M.Caputi) – Rimonta o rincorsa: sono questa le parole che, al momento, vanno più di moda nel nostro campionato. L’Inter, arrivata alla sesta vittoria consecutiva, è la squadra che meglio rappresenta i due vocaboli, con Lazio e Milan nel ruolo di chi invece deve temerli. Roma e Napoli ne possono esaltare il concetto, visto che questo è il loro obiettivo nei confronti della Juventus. Sono, infine, parole quanto mai improbabili possano realizzare le ultime tre della classifica: Crotone, Palermo e Pescara (29 punti in tre). L’inadeguatezza di alcune squadre all’interno della massima serie è sempre più evidente, e probabilmente destinata a crescere nei prossimi anni. Solo un calcio miope e incapace di crescere, come quello italiano, può trascurarne il pericolo. Ampiamente annunciata, è arrivata l’immediata reazione della Juventus alla brutta sconfitta di Firenze. La forza dei bianconeri è fuori discussione, tanto da meravigliarci che il campionato sia ancora aperto,ma il netto successo ottenuto contro la Lazio lascia qualche dubbio sul reale valore della supremazia esercitata.

Difficile stabilire quanto sia merito della rabbia bianconera e delle scelte super offensive di Allegri, e quanto invece della mollezza della formazione di Inzaghi. Inutile nasconderlo: la prestazione biancoceleste è stata assai deludente. Accompagnata da elogi, la Lazio, come il Milan, non deve peccare di presunzione. Non è un caso che abbia praticamente perso tutti gli scontri diretti. Ogni volta ci è arrivata pensando di essere all’altezza degli avversari, perdendo lucidità e temperamento. Non è una coincidenza anche il calo del Milan nelle ultime cinque giornate (1 vittoria, due pareggi e due sconfitte). I rossoneri sono apparsi troppo spavaldi, come se avessero dimenticato umiltà e accortezza tattica che lo hanno portato in alto. L’organizzazione tattica e la solidità difensiva sono invece le qualità che stanno rendendo la Roma una squadra diversa, più forte e matura. Tre gare consecutive vinte per 1 a 0: sembrano lontani i tempi in cui non riusciva a mantenere inviolata la sua porta.

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