E la fascia passa a De Rossi: accordo per il rinnovo

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – A cosa che Daniele De Rossi potrà con orgoglio raccontare, fra mille e chissà quanti altri anni, è di aver idealmente e praticamente raccolto un testimone un giorno di fine maggio – il 28, giusto? – del 2017. Perché così è, pure se in fondo a De Rossi l’accostamento oggi non fa troppo piacere, pure se a lui la storia del soprannome «capitan futuro» gli è sempre andato poco a genio, figurarsi poi con il passare degli anni. Ma nella testa, nel cuore e forse pure sui libri di storia (giallorossa) la giornata di oggi sarà ricordata – anche, benintesi – per il passaggio ufficiale della fascia di capitano da Francesco Totti al centrocampista di Ostia.

ANCORA INSIEME – Un doppio addio sarebbe stato troppo, in fondo. E chissà che non sarà stato anche per questo che la Roma e De Rossi hanno deciso di confermare il loro amore per altri due anni. L’annuncio ancora non c’è, potrebbe arrivare da domani in poi, magari per bocca del presidente James Pallotta. Ma l’accordo è già stato trovato, negli ultimissimi giorni i dirigenti giallorossi hanno fissato i punti del nuovo contratto con il centrocampista, per un contratto biennale con ingaggio intorno ai 3 milioni di euro, meno della metà dell’ingaggio attuale ma certamente una cifra maggiore di quanto la Roma pensava di mettere sul piatto inizialmente. Succede così nelle trattative anche questa è stata lunga, mai però davvero vicina alla rottura pure se in alcuni frangenti De Rossi ha seriamente preso in considerazione l’ipotesi di un addio. Le avances dell’Inter – non solo, anche il Milan si era informato – erano pressanti, ma De Rossi ha sempre dato la priorità alla Roma e la sua serenità nella gestione della trattativa è stata decisiva. Dalla parte della società i dubbi, ammesso che fossero presenti, sono stati fugati anche dalle recenti prestazioni del centrocampista, autore di un’ottima stagione. Il rinnovo, peraltro, era stato sponsorizzato ad alta voce anche da Luciano Spalletti, quando ancora esisteva una minima possibilità di una permanenza a Roma del tecnico toscano.

VIA CON IL 17 – Se lo godrà Eusebio Di Francesco, che con De Rossi si allenava a Trigoria, quando Fabio Capello lo prendeva in prestito dalla Primavera. Totti, forse, lo guarderà indossare la fascia dall’alto del suo nuovo ruolo di dirigente «Giocare con Francesco è stato un onore, farlo da romanista poi…a Roma si dice così, “me la sento calla”», ha scherzato De Rossi sull’addio del numero 10. Si chiude una storia di 25 stagioni, ne continua un’altra che dal prossimo ritiro estivo dirà 17. Romantico, no?

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