La Gazzetta dello Sport – Zeman-Roma: il giorno. E lui ammette: “Vacillo”

Oggi si incontreranno per capire se davvero potranno piacersi fino in fondo, anche se sembra che gli indizi inducano verso la fumata bianca. E ieri sera alla festa del Pescara il boemo ha ammesso. “L’offerta della Roma mi fa vacillare? Sì, è vero”. Si parlerà di tutto, ma soprattutto si comincerà a studiare la Roma del futuro. Quella di “Zeman 2, il ritorno”, quella che può nascere dall’incontro di oggi tra Zeman e il management giallorosso (Baldini e Sabatini). A meno che qualcosa vada storto, come è già successo con Vincenzo Montella. Anche lui era arrivato ad un passo dalla panchina giallorossa ed ora sembra già solo un dolce ricordo.

Incontro – La Roma esporrà il suo progetto a Zeman, il boemo replicherà con le sue idee. Lui intende capire se la Roma lo vuole veramente o è una scelta di “ripiego”, il club giallorosso punta a intendere se il boemo può essere davvero l’uomo giusto per la stagione del rilancio. Dopo l’incontro Zeman tornerà a Pescara, dove in serata ci sarà la cena sociale (“Non posso firmare”, ha detto a Sebastiani nella festa-promozione di sabato notte, quando scherzando il presidente e i suoi collaboratori gli hanno offerto un foglio in bianco per il rinnovo). Zeman, invece, non sarà presente (ore 12.30) alla presentazione del primo Memorial Franco Mancini (si giocherà sabato sera allo stadio Adriatico, in campo Pescara, Abruzzo All Stars e la Nazionale degli Angeli della Tv).

Argomenti – Se oggi Zeman e la Roma si piaceranno, entro mercoledì il boemo sarà ufficialmente il tecnico della seconda Roma americana. A Trigoria se lo augurano in tanti, a cominciare da Francesco Totti, che con Zeman ha mantenuto un rapporto speciale. L’ingaggio? A Pescara (dove hanno già contattato Delio Rossi) il boemo guadagnava 280.000 euro (più un premio promozione di circa cento mila euro) e gli abruzzesi per la prossima stagione sono pronti a salire a 6-700 mila euro (più premi). A Roma può arrivare a 1-1,5 milioni di euro (più premi). Zeman non chiederà invece cambi nella struttura, ma solo l’arrivo dei suoi due collaboratori: il vice Vincenzo Cangelosi e il preparatore atletico Roberto Ferola (ieri si è offerto Miki Konsel, che era il portiere della Roma di Zeman: “Se torna davvero a Roma, mi piacerebbe lavorare ancora con lui”). Chiaramente, oggi si parlerà anche di squadra e di mercato (la Roma ha offerto 2,5 milioni di euro per il riscatto di Gago al Real Madrid che ne vuole però 5, mentre per Rolando del Porto l’offerta giallorossa è salita a 12 milioni). E, da questo punto di vista, Zeman è la garanzia migliore per una Roma che non potrà investire somme stratosferiche sul mercato. Senza pensare, poi, alla valorizzazione di giovani già di alto profilo come Pjanic, Lamela, Bojan e Osvaldo (con il boemo difficile che parta) o di gente come Rosi o Marquinho (se riscattato).

Battute – finali In caso di fumata bianca, Zeman martedì condurrà l’ultimo allenamento a Pescara e mercoledì sarà ufficialmente il nuovo tecnico giallorosso. Il modo migliore, tra l’altro, per fare da apripista alla campagna abbonamenti, che la Roma ha intenzione di lanciare giovedì prossimo. Ma se dovesse andar male qualcosa? L’unica alternativa rimasta in piedi per i giallorossi è quella di Villas Boas, da cui la Roma aspetta una risposta domani. Ma il matrimonio qui è davvero difficilissimo, vista la necessità del portoghese di vincere subito, l’ingaggio (alto) e le richieste (che la Roma ha chiesto di “limare”). Chiudere con Zeman è più facile. Ed è l’unica scelta capace di riaccendere il “fuoco” nella tifoseria.

La Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese

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