Zaniolo, la rinascita. Feeling con Mou, chili e paternità: la Roma ritrova il Predestinato

Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Si viene al mondo solo una volta, ma si può nascere e rinascere in tante altre situazioni. Ecco, chi è vicino a Niccolò racconta che lo Zaniolo 2.0 abbia visto la luce il 22 maggio scorso. Merito di Christian Fink, il chirurgo che lo ha operato per la seconda rottura del crociato anteriore, in quel caso al ginocchio sinistro. Da quel momento, grazie anche alle periofiche telefonate di Mourinho, il nuovo Zaniolo è rinato ancora prima di tornare in campo. Il resto è stata una conseguenza. Il mese di giugno passato a lavorare a Pontremoli, poi l’impatto con il ritiro, quindi le partite. Che hanno significato la fascia di capitano indossata la prima volta, il gol con il Montecatini, la lite in campo con un avversario e infine la spettacolare rete al Debrecen. Logico che il ragazzo debba scrollarsi di dosso dei timori. Sarà più facile però, sapendo che la struttura fisica di Nicolò è cambiata. Ma tutto è cambiato anche dal 23 luglio, quando è diventato padre di Tommaso. A differenza di altri, Zaniolo si è armato di riserbo e, aiutato dall’avvocato, ha preferito il basso profilo. Ma c’è anche una nuova rinascita che attende ancora Nicolò, quella azzurra, e i segnali per ora sono ottimi.

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