Tutto in 400 giorni

AS Roma Match Program (T.Riccardi)400 giorni fa il cielo si presentava grigio sulla Capitale. È domenica 17 gennaio 2016, le previsioni azzardano la discesa di qualche fiocco di neve sul Lazio e sulla città di Roma. Fa freddo e nell’aria si sente. Al Governo presiede Matteo Renzi e il sindaco della città eterna è il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca dopo le dimissioni di Ignazio Marino. Sul fronte calcistico c’è una novità da raccontare allo stadio Olimpico di Roma. L’allenatore giallorosso non è più Rudi Garcia, ma Luciano Spalletti. Lui, il tecnico toscano tornato a Trigoria dopo sette anni dall’addio del 2009 in seguito a un Roma-Juventus 0-3. Deve risollevare una squadra quinta in classifica con 34 punti, insidiata persino dal Sassuolo sesto a 31. La stagione romanista è da salvare, considerando le aspettative iniziali e la rosa a disposizione. C’è un posto in Europa da conquistare una Champions League da onorare con il Real Madrid. Una mission non “impossible”, ma nemmeno facilissima. C’è un girone intero a disposizione perché Spalletti subentra per giocare la ventesima giornata con il Verona, la prima di ritorno di campionato. L’allenatore ha avuto pochi giorni per valutare il parco giocatori a disposizione.

Riparte dal quel sistema di gioco che proprio a Roma lo aveva fatto conoscere al mondo. Il 4-2-3-1 con Szczesny in porta, Torosidis, Manolas, Castan e Digne in difesa, Pjanic e De Rossi a centrocampo, Florenzi, Nainggolan, Salah a supporto di Dzeko. Rispetto ai suoi tempi, l’unica costante è la presenza di DDR in mediana. Il resto lo dovrà scoprire solo allenando. La novità sostanziale è vedere Nainggolan agire da trequartista alla Perrotta. “Non ce po’ gioca’”, sentenzierà subito qualcuno tra radio e social. I fatti diranno il contrario. L’attaccante di riferimento è Dzeko. “Se mi avessero chiesto quale attaccante comprare, io avrei indicato proprio Edin”, aveva dichiarato il giorno precedente in conferenza stampa di presentazione lo stesso Luciano per sottolineare l’importanza di avere un centravanti di quel livello, che fino a quel momento non aveva convinto pienamente l’ambiente avendo segnato 3 gol in Serie A. In difesa si punta sul recupero di Leandro Castan perché il reparto balbetta e subisce troppo: “Gli ho chiesto se la sente di scendere in campo e lui mi ha assicurato: ‘Vedrà mister che partita giocherò domani’”, sempre Spalletti ai giornalisti alla vigilia. La partita è un timido approccio alla nuova realtà tecnica, perché il risultato finale è 1-1, ma qualcosa di diverso si intravede già sul terreno di gioco. Il pareggio contro l’ultima in classifica è solo una casualità. Nainggolan nella nuova posizione va subito in gol, ma il vantaggio dura poco. Il pareggio dell’Hellas arriva poco dopo su rigore trasformato da Pazzini, provocato da un fallo ingenuo di Castan che dimostra di non essere ancora al top della condizione. Dzeko fallisce un paio di occasioni golose sotto porta e la Roma non riesce a prendere i tre punti. Spalletti negli spogliatoi dichiara: “I ragazzi ci hanno provato, ma il risultato è difficile da accettare. C’è ancora tanto da lavorare, siamo ancora confusi sotto il profilo dell’equilibrio difensivo”. Poi si sofferma su Castan e Dzeko: “Leo deve ritrovare fiducia e questa la si ritrova solo giocando e stando dentro le situazioni vere. A Edin viene evidenziato un momento negativo, che però ci può stare. Abbiamo la possibilità di aiutarlo, lui non deve farsi condizionare dagli umori del pubblico”. Un passaggio è anche sulla scelta tattica di Nainggolan, qualche cronista non è convinto del ruolo: “Radja è talmente forte e istintivo che ha bisogno di essere lasciato libero in campo. Come inserimento può somigliare a Perrotta. Lui ti salta addosso forte e ti fa giocare sporco”.

Tutto ciò poco più di un anno fa. Già, perché domenica 19 febbraio 2017 saranno trascorsi 13 mesi o 400 giorni. Nel frattempo è successo questo: al governo è subentrato Paolo Gentiloni e il sindaco di Roma si chiama Virginia Raggi. Sul fronte calcistico il Real Madrid ha vinto la Champions League 2016 e negli ottavi di finale ha battuto la Roma. La stessa Roma oggi è seconda in classifica in Serie A. Ma non basta: in casa all’Olimpico le vince tutte da quattordici turni consecutivi, in coppa ha vinto 4-0 a Villarreal in Europa League nei sedicesimi di finale, l’equilibrio difensivo sembra una realtà con la difesa a tre, Dzeko ha segnato 28 gol in 34 presenze, Nainggolan trequartista è diventato un centrocampista totale “sui livelli di Pogba”. Ora l’obiettivo dichiarato è provare a conquistare un titolo perché “io e la squadra siamo ossessionati dalla vittoria”. Da Spalletti a Spalletti in 400 giorni. E domenica 19 corrente mese è previsto sole su Roma.

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