La Repubblica (S. Scotti) – Cambiare per entrare nel futuro. Nel secondo tempo della sua vita Francesco Totti sente il bisogno di mettere a posto quello che aveva intossicato il finale di carriera. Cambiare quello che è intorno per cambiare un po’ se stesso. Il messaggio di pace a Spalletti, lanciato con un’intervista e rilanciato con la trasmissione di Fiorello Viva Rai2!, la telefonata in diretta tra i due, l’invito del ct a vedersi non in un luogo privato, ma al Bambino Gesù, nascondono il desiderio del vecchio numero 10 di mettere da parte il passato.

Totti ha metabolizzato l’addio al campo, alle partite, alle trasferte. È stanco di sentir parlare della rottura fragorosa con l’allenatore che lo ha cambiato e che gli ha fatto vincere la Scarpa d’oro. Dal giorno in cui ha messo la tuta dell’Italia l’ex allenatore della Roma ha detto in federazione di voler chiudere e chiarire con il suo vecchio numero dieci. Ha ricevuto decine di telefonate il giorno dell’intervista in cui Totti per la prima volta chiedeva di chiudere. Il presidente Gravina ha voluto con forza la riconciliazione e ha spinto per un incontro non solo pubblico, ma ha pensato all’ospedale Bambino Gesù dove andranno anche Buffon e Di Lorenzo. Un punto di incontro ideale. Che non mette nessuno in difficoltà, anzi. Un’idea di Gravina per andare incontro al suo tecnico, ma anche per fare un passo (lungo) verso Totti. Soprattutto in vista dell’Europeo 2032 che l’Italia organizzerà insieme alla Turchia, dove Totti è un idolo, ha accordi commerciali, ha investito in una importante catena di cliniche.