Kevin Strootman, centrocampista della Roma, ha ripercorso attraverso il sito ufficiale giallorosso il 2016. Ecco le sue parole:
L’esonero di Rudi Garcia?
“Con Garcia abbiamo fatto un buon lavoro, ma avevamo bisogno di cambiare”.
Il mercato di gennaio?
“Ogni tanto hai bisogno di qualcosa di diverso con un nuovo acquisto nello spogliatoio per poter fare cose che non ti riescono. Gli acquisti di gennaio sono sempre un rischio ma se sono come Stephan e Diego sono sempre vincenti. El Shaarawy e Perotti sono calciatori di qualità. Si è visto subito, hanno segnato, fatto assist: hanno migliorato immediatamente la squadra. Hanno dimostrato le loro qualità sul campo, sono fortissimi e per noi è sempre bello accogliere giocatori così nello spogliatoio”.
Sugli allenamenti con la Primavera.
“Li ringrazierò sempre i ragazzi della Primavera, anche loro mi hanno aiutato molto in un periodo non semplice. Era difficile per me, dopo tre interventi, tornare in campo. Ti mancano tante cose: la forma fisica, la fiducia. I giovani della Primavera mi hanno supportato. Quando mi allenavo con loro nessuno voleva entrare su di me, erano sempre a distanza di due metri, allora ho anche parlato con De Rossi e con i ragazzi e ho detto loro se non entrate non tornerò mai in campo! In allenamento sbagliavo tante cose, ho pensato che forse non sarei mai tornato in prima squadra, ma loro sono stati bravi ad aiutarmi e a fammi tornare ai miei livelli. È un gran gruppo, che lavora bene: ascoltano sempre, si impegnano tanto e alla fine sono stati premiati con lo Scudetto e con la Supercoppa. Secondo me tanti giocatori della Primavera riusciranno ad andare in Serie A”.
Anche Rudiger ha avuto un infortunio grave…
“È sempre brutto quando un tuo compagno si fa male. A Rudiger ho detto immediatamente una cosa: ‘Operati in Italia, da Mariani, perché con il ginocchio è bravissimo’. Toni fuori dal campo scherza tanto, ma sul campo è serissimo e si è visto: è tornato dopo quattro o cinque mesi e ha giocato tutte le partite. Con i nostri preparatori è molto facile tornare presto, perché sono molto bravi“.
