Stavolta arbitra Mourinho

Il Messaggero (S.Carina) – Ancora una volta ha scelto una vigilia silenziosa. E chissà che la designazione del milanese Sozza c’entri o meno qualcosa. Come già accaduto in campionato e in Coppa Italia, Mourinho si avvicina al match di oggi contro l’Inter senza proferire parola. Il silenzio, tanto, fa rumore lo stesso. Quello che doveva dire lo ha detto nel post-gara contro il Napoli, oggi tocca ai nerazzurri. In una settimana si è ritrovato a vestirei i panni dell’arbitro-scudetto. Ha praticamente cancellato il sogno dell’amico Spalletti, nel pomeriggio vuole complicare quello di Simone Inzaghi, a costo di frenare la corsa della ‘sua’ Inter. E’ la terza volta che l’affronta in stagione: nelle precedenti due occasioni ha sempre perso (senza mai segnare).

La Roma che si presenta a Milano dovrà fare a meno di Zaniolo (squalificato) e in extremis di Cristante (risentimento lombare per il centrocampista che non è partito) ma è una squadra diversa da quella che, spaurita e senza Abraham, venne spazzata via all’Olimpico lo scorso dicembre. Ma è anche differente da quella che a febbraio in Coppa Italia ebbe un approccio disastroso, tanto da subire I’1-0dell’ex Dzeko dopo appena 2 minuti. Una trasformazione lenta e inesorabile, dovuta soltanto in parte ai 12 risultati utili consecutivi in campionato e alla semifinale raggiunta in Conference League. Questi mesi sono serviti per plasmare un gruppo. Dal match contro il Cagliari (16 gennaio) in poi i giallorossi hanno collezionato più punti di tutti (26): uno in più della Juventus, 2 del trio Lazio-Napoli-Fiorentina, 4 del Milan, addirittura 6 dell’Inter. Il trend rispetto allo scorso anno è sensibilmente migliorato (11 i punti conquistati).

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