Stadio della Roma, delibera in aula. Accolti 5 punti, conclusa la prima seduta dell’Assemblea Capitolina: assenti 2 consiglieri M5S. Montuori: “Dopo un mese modifiche importanti per l’interesse pubblico”

Prima giornata per decidere il futuro dello Stadio della Roma. In Campidoglio questo pomeriggio si sono espressi Paolo Ferrara, capogruppo del M5S, e Luca Montuori, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, e Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina.

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Ore 22.45 – Si è conclusa da poco la prima delle tre sedute dell’assemblea Capitolina dedicate alla discussione della pubblica utilità per il nuovo progetto dello stadio dell’AS Roma. Oggi due le assenze tra i banchi M5S, Gemma Guerrini e Monica Montella, che in passato avevano avanzato alcuni dubbi sul progetto, mentre non è mancata la consigliera Cristina Grancio, sospesa venerdì dai Probiviri del Movimento per aver espresso critiche sul dossier. Domani e mercoledì dunque occhi puntati sulle presenze in Aula per capire se si tratta di un nuovo caso interno alla maggioranza legato allo stadio del club giallorosso o meno. La sindaca Virginia Raggi, intanto, per ora non si è ancora pronunciata sulla sospensione della Grancio.

Agi

Ore 21.38 – Ecco i punti che sono stati accolti questo pomeriggio: la realizzazione di piste ciclabili pianificate nella zona e quelle progettate dalle competenti commissioni capitoline nei municipi IX e XI, curando le interconnessioni con altre piste ciclabili urbane e quartieri limitrofi; la fruizione collettiva degli spazi, anche nei giorni e negli orari in cui non sono previste manifestazioni, con possibilità di utilizzo delle strutture sportive anche della cittadinanza attraverso un protocollo d’intesa fra il proponente e le istituzioni locali. Il terzo punto recepito riguarda l’accorpamento e ampliamento della via del Mare-Ostiense che dovrà garantire l’ottimizzazione del regolare flusso viario verso i quartieri limitrofi, attraverso il rifacimento degli attuali punti d’accesso, in modo da non gravare creando difficoltà sulla nuova viabilità, in via Fosso del Torrino, via di Decima, via Monte del Finocchio, via del Cappellaccio, via Frugoni. Quarto punto l’utilizzo di un mobility hub a Piazza Tarantelli seguendo il modello del progetto Reconnecting Suburbia 4.0; infine l’ulteriore valorizzazione del parco fluviale, dotandolo anche di attrezzature ludiche e un congruo numero di giochi per diversamente abili. Intanto in Aula è terminata la discussione generale mentre i consiglieri stanno prendendo visione, durante la sospensione, degli emendamenti e degli ordini del giorno presentati. Domani si tornerà in Aula, dove la seduta è convocata alle 14, dopo il question time con gli assessori previsto alle 13.

Adnkronos

Ore 21.30 – Si è conclusa la prima della tre giorni di lavori dell’Assemblea Capitolina, dove oggi è partita la ‘maratona’ per l’approvazione della delibera n.38/2017 inerente il ‘Nuovo Stadio in località Tor di Valle‘. Obiettivo della maggioranza è arrivare al voto entro mercoledì 14 giugno, in modo da “poter consegnare tutti i documenti alla Regione Lazio il 15 giugno“, ha spiegato il presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito, a margine dei lavori d’aula. Gli emendamenti che sono stati presentati stasera sono oltre un centinaio e circa 40 odg. Intanto la giunta capitolina, che si è riunita oggi, ha recepito 5 delle 10 osservazioni presentate dal IX municipio di Roma, come spiegato in aula dall’assessore all’Urbanistica Luca Montuori.

Adnkronos

Ore 21.12 – “Vedere questi banchi vuoti dell’opposizione è sconfortante. Dimostra quanto per loro è importante per loro confrontarsi con la stampa e le telecamere piuttosto che entrare nel merito della delibera”. Così il capogruppo del M5S Paolo Ferrara annunciando il voto favorevole del suo gruppo alla protrazione della seduta fino a sette ore dalla convocazione, cioè fino alla mezzanotte. La prima giornata di lavori d’Aula Giulio Cesare sulla delibera di interesse pubblico sullo stadio della Roma a Tor di Valle, dunque, va avanti a oltranza, nonostante ci siano ancora due giornate di seduta, domani e mercoledì, già dedicate alla trattazione della delibera. La discussione generale si è conclusa dopo che tutti i gruppi hanno utilizzato i 30 minuti dedicati ai cosiddetti “esperti” dei gruppi chiamati ad approfondire gli aspetti tecnici della delibera. La seduta è stata sospesa per l’analisi degli Ordini del giorno. Nel frattempo, all’interno del gruppo capitolino del M5S, c’è chi spiega la fretta con il timore della tenuta del gruppo rispetto all’obiettivo stadio. Nella riunione tra i consiglieri M5S che ha preceduto la seduta dell’Assemblea capitolina, infatti, diversi consiglieri hanno chiesto chiarimenti sul provvedimento disciplinare che l’ha sospesa, per aver sostenuto le criticità dell’iter della delibera.

Askanews

Ore 19.03 – “Intorno a tutti i nuovi obiettivi di  pubblica utilità abbiamo individuato una nuova proposta che individua  in una superficie di 212mila mq l’area di massima edificabilità. Intorno a queste cifre si sono dette molte cose in questo giorni, al solito l’Urbanistica è una materia complessa. La scorsa delibera prevedeva un impegno di 354mila mq di sul 112mila già asserviti dal vecchio Piano regolatore, con aumento di 240mila mq rispetto alla  previsione del Prg. Il nostro aumenta la Superficie utile di circa 100 mila mq rispetto alla Sul individuata dal Prg“. Lo ha detto l’assessore capitolino all’Urbanistica Luca Montuori intervenendo in Assemblea Capitolina dove oggi ha preso il via la ‘maratona’ sulla delibera sullo stadio a Tor di Valle.Rispetto alla precedente delibera del 2014 è stato modificato il vincolo archeologico introdotto con decreto del segretariato generale per l’autorità del bacino del fiume Tevere – ha aggiunto – che ha rilevato nell’area alcuni livelli di rischio idrogeologico. Ci sono state quindi modifiche importanti alle opere da realizzare nell’area. E’ stato dato il via a un procedimento di vincolo architettonico ma alcune modifiche sostanziali si sono verificate dal 2014 a oggi tra cui la sottoscrizione di una convenzione tra Roma Capitale e il Mit per la realizzazione di un importante opera quale il Ponte dei Congressi che insiste nello stesso quadrante e che è un’opera strategica. Queste condizioni hanno modificato, secondo noi, la definizione dell’interesse pubblico“.

Adnkronos

Ore 18.47 –  “Inizia oggi una tre giorni di discussione della delibera sullo Stadio: oggi pomeriggio, domani pomeriggio e dopodomani a oltranza per poter consegnare tutti i documenti alla Regione il 15 giugno. Siamo soddisfatti del risultato che portiamo in Aula, è una delibera che rivede fortemente nel merito quella precedente approvata dalla precedente consiliatura, con una riduzione della cubatura del 50% e con la realizzazione delle opere con standard energetici a basso impatto e soprattutto con la garanzia che le opere di urbanizzazione necessarie saranno realizzate. Siamo saliti su un treno in corsa e lo abbiamo riportato in un alveo di maggior rispetto del territorio e della nostra città“. Lo ha detto il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito a margine dell’Aula. Interpellato in merito De Vito ha chiarito che sull’accelerazione dei lavori non hanno influito né la sua fede calcistica (il presidente d’Aula è tifoso della Roma) né le recenti parole di James Pallotta. A chi gli chiedeva del voto nel municipio IX ha risposto: “Non penso vi siano state irregolarità” nel processo di approvazione del parere sulla pubblica utilità dello Stadio della Roma.Il Pd fa molto male ad impostare la discussione su questioni pregiudiziali e a mio avviso dovrebbe entrare nel merito e opporsi, nel caso, alla delibera nel merito. La delibera è passata in 5 commissioni e in un municipio: è stato fatto tutto regolarmente“.

Ansa

Ore 18.43 – L’Aula Giulio cesare ha bocciato con la maggioranza M5S ridotta a 24 voti contrari e 10 voti favorevoli la questione pregiudiziale posta dalle opposizioni – primo firmatario Stefano Fassina insieme a Celli (RtR), Ghera(Fdi) e Pd – che chiedeva il rinvio della discussione della delibera sull’interesse pubblico per il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. “Chiediamo il rinvio della discussione della delibera per la carenza di informazioni e atti relativi“, ha spiegato Fassina. Secondo i firmatari era necessario acquisire la certificazione della stabilità economica di Eurnova Spa; che fosse necessaria la verifica sulla legittimità del percorso vista l’assenza del parere definitivo del Mibact che tutela il vecchio ippodromo. “Era necessario, inoltre, il coinvolgimento nella discussione della delibera dei Municipi X e XI, esclusi nonostante coinvolti dalla delibera – ha aggiunto Fassina -. Infine puntiamo il dito sul deficit di trasparenza e di partecipazione dei cittadini, che sulla base del regolamento 57/2006 che disciplina la trasformazione urbana, invece sono necessarie“. Dopo la bocciatura della pregiudiziale è cominciata la discussione generale che prevede la discussione generale con 10 minuti per consigliere, e 30 minuti per due esperti coinvolti da ciascun gruppo. E’ regolarmente presente in Aula consigliera del M5S Cristina Grancio, sospesa dopo aver lasciato la commissione Urbanistica perché contraria alla procedura accelerata del provvedimento. Assenti all’avvio dei lavori, oltre alla sindaca, anche le consigliere Monica Montella e Gemma Guerrini. Presenti invece, oltre all’assessore all’Urbanistica Luca Montuori, l’assessora alla Mobilità Linda Meleo e l’assessore allo sport Daniele Frongia. La maratona d’Aula continuerà anche domani e mercoledì, quando la Giunta Raggi conta di arrivare al voto finale.

askanews

Ore 18.37 – Esistono delle regole e noi le rispettiamo perché ce le siamo date dall’inizio, sia a livello nazionale che locale. Chi non sta dentro queste regole è giusto che venga valutato, dal collegio dei probiviri, sulle mancanze che sono state riscontrate. Noi stiamo solo rispettando le regole“. Lo ha detto il capogruppo capitolino del M5s, Paolo Ferrara, arrivando in Campidoglio, interpellato sul caso della consigliera pentastellata Cristina Grancio, sospesa dal M5S a seguito delle perplessità espresse sullo Stadio dell’As Roma a Tor di Valle. “Non si tratta di disaccordo – ha aggiunto Ferrarama di un comportamento da parte di una consigliera che probabilmente è stato ritenuto in qualche modo problematico. Questa cosa poteva succedere prima, ma anche dopo, non è legata a questo momento specifico“, ha concluso.

ANSA

Ore 18.26 –Circa un mese fa, il tempo sembra dilatato, ero in quest’aula a descrivere il percorso che immaginavamo di configurare per arrivare a questa delibera. All’epoca le notizie erano tante, confuse, e oggi, a seguito del confronto espresso dalla sindaca Raggi con i proponenti e la Giunta rispetto all’impatto sulla zona, alle quantità, a come il quadro di contesto si fosse modificato, abbiamo anticipato alcune considerazioni in più rispetto alla delibera 132/2014 che esprimeva l’interesse pubblico sullo Stadio della Roma a Tor di Valle“. Così l’assessore all’Urbanistica capitolino Luca Montuori presentando in Aula la delibera sul pubblico interesse sul nuovo stadio di Tor di Valle. Successivamente, ha ricordato Montuori, ridefinire l’interesse pubblico sono intervenute “alcune scelte politiche“, ma anche “modifiche di contesto“. “La modifica del vincolo elevato dall’autorità del bacino del fiume Tevere – ha elencato Montuoriil nuovo vincolo architettonico e alcune modifiche sostanziali tra cui la sottoscrizione tra Roma capitale e il Ministero delle infrastrutture per la realizzazione del Ponte dei Congressi, opera strategica di carattere nazionale, reputata necessaria fin dall’approvazione del Prg, in grado di risolvere alcune criticità. Queste valutazioni hanno portato a modifiche importanti a quello che secondo noi definisce l’interesse pubblico di questa opera“. Montuori ha chiarito come “il concetto stesso di infrastruttura pubblica, non si limiti solo alla proprietà pubblica, ma a valutare come i suoi livelli di servizio abbiamo impatto su tutta la città“.

askanews

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