
Luciano Spalletti, allenatore della Roma, si sta godendo le meritate vacanze. Qualche giorno fa ha partecipato alla IV Edizione del Gran Galà di Calcio Spezzino – Città della Spezia. Per lui, la moglie ed i figli è stato riservato un tavolo d’onore a bordo piscina. Il mister toscano nell’occasione ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate dal sito cittadellaspezia.com. Queste le sue parole:
“Questa è una festa di beneficenza ed una festa dei dilettanti. Sarebbe la mia festa perchè io sono partito dai dilettanti e ho sempre fatto i dilettanti: sono diventato professionista “per caso” e finchè non se ne accorgono va bene così. Anzi andrebbe invertito il nome: noi siamo i professionisti e quelli che giocano in serie A sono i dilettanti perchè noi mettiamo la passione in quello che facciamo. Mi dicevano che questa festa esiste da anni e fra tutti gli amici che ho qui nessuno mi aveva mai detto niente o invitato. Per cui mi prenoto già fin da ora per l’edizione del prossimo anno”.
Spalletti esprime un commento sui capitani.
“E’ quello che deve dare i messaggi positivi dentro lo spogliatoio. E’ quello che arriva prima di tutti, quello che va via dopo tutti ed il suo telefono nello spogliatoio non squilla mai”. “Ma se dovesse squillare un cellulare nello spogliatoio voi fate la multa?“. Risponde di sì ed allora lui “Una volta nello spogliatoio suona un cellulare ed i compagni ‘mister mister’ guardi gli suona il cellulare è sempre lui è sempre lui! Io vado dentro, lo guardavo senza dire niente, questo guarda il telefono vede chi è e mi dice “Mister a questa bisogna che gli risponda!”, prende il telefono e mi dà 50€. Stiamo attenti a fare le regole, che poi i calciatori trovano sempre la soluzione”.
All’evento ha premiato mister Zuccarelli per la storica salvezza della Fezzanese in serie D e nell’occasione è tornato sul mestiere di allenatori.
“Dobbiamo sempre stare con i calciatori, la prima qualità di un allenatore è fargli sentire l’apporto del proprio allenatore. Io sto con loro sempre, qualche volta no eh, dipende un po’ che fa… Io ho sempre avuto allenatori che mi dicevano: “per me siete tutti uguali”. Ecco, io appena sono entrato nello spogliatoio ho detto che per me non sono tutti uguali, perchè io pendo dalla parte di quello che viene con più entusiasmo, che lascia fuori dallo spogliatoio le situazioni di vita o i proprio problemi famigliari, non devono portarli dentro lo spogliatoio”.
Durante la premiazione di Giulio Maggiore, Primavera dello Spezia e fresco di firma del primo contratto da professionista.
“Vieni a provare a Trigoria durante l’allenamento ti metto dalla parte di Nainggolan e poi vediamo…”.
Infine Spalletti parla dello Spezia Calcio.
“Lo Spezia Calcio fa parte della mia vita, ma non solo lo Spezia anche la Spezia come città, come locazione bellissima sul mare e sotto i monti. Io ho trovato la mia splendida Tamara alla Spezia, qui sono nati due dei miei tre figli, ho iniziato a giocare tra i professionisti grazie a grandi allenatori dai quali ho preso moltissimo come Ventura e Carpanesi. Ho trovato degli amici di vita come il “capoccione” Francesco Siviero. Ci siamo conosciuti tanti anni fa, siamo rimasti in rapporti di vera amicizia: è un grandissimo uomo, oltre che essere stato un grandissimo calciatore“. Ha chiamato sul palco l’amico di sempre e la moglie Tamara chiedendo l’applauso del pubblico poi ha continuato: “Facevamo le tattiche per “troncare” gli avversari e ci pensavi tu perché eri un terzinaccio. Ho ricevuto tantissimo dallo Spezia e dalla Spezia città e vi porterò sempre con me, grazie di avermi invitato qui, siete degli amici per me. Mi sento a casa mia”.
