La Repubblica (P. Torri) – Ritorno al passato. Produzione Friedkin and Friedkin. Regia José Mourinho. Protagonisti Romelu Lukaku e Paulo Dybala. Cinema Olimpico esaurito. Oscar per gli effetti speciali ai tifosi romanisti. È il film sintetico della Roma vista in campo contro il Frosinone.

È andata bene, seconda vittoria in campionato, bassifondi della classifica allontanati, seconda gara stagionale, conclusa senza gol al passivo, ambizioni europee rispolverate almeno un po’ a patto che la Roma continui a giocare con la consapevolezza di se stessa contro il Frosinone come filosofia e a grandi linee, si è rivista la squadra delle due precedenti stagioni mourinhane. Nessuna velleità di voler fare la partita, pallone lasciato più spesso agli avversari rispetto alle prime di campionato.

Questa consapevolezza di se stessa è l’aspetto più confortante, per certi versi ancora più dei tre punti che pure servivano come il pane dopo il peggior inizio di campionato degli ultimi cinquanta anni e passa. Perché questa Roma per come è stata costruita non può permettersi di essere presuntuosa pensando di vincere le partite puntando a possesso palla, partenze dal basso, fraseggio prolungato, ambizione di installarsi nella metà campo lasciando i difensori troppo spesso alle prese con gli uno contro uno.