Schmidt: «Tre punti e chiudiamo il discorso»

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Il Messaggero (U.Trani) – Roger Schmidt, 48 anni, non fa calcoli. «E’ presto, aspettiamo altre due partite». Sono proprio le «finali» con la Roma. Anche se da quasi 10 anni non è più ingegnere (meccanico, però), con i numeri si trova a suo agio. Ultimamente non gli piacciono perché il suo attacco, a differenza di quello giallorosso, è poco efficace: solo 8 gol in 9 gare di Bundesliga (e 9 presi). Lo considera, attualmente, il grande limite del suo Bayer che, l’anno scorso, portò fino agli ottavi di Champions, arrendendosi solo ai calci di rigore contro l’Atletico Madrid di Simeone. Nella classifica finale della Bundesliga il 4˚ posto che gli ha permesso di giocare i preliminari e di eliminare ad agosto la Lazio (0-1 all’Olimpico e 3-0 in Germania). In Champions, nella sua Arena, il Leverkusen di reti ne fa parecchie: il 4-1 contro il Bate Borisov è stata la conferma. Il suo sistema di gioco, anche quando cerca la compattezza con il classico 4-4-2 (camaleontico al punto di diventare 4-2-3-1 o 4-3-3), non perde mai lo spirito offensivo. Con il Salisburgo, prima di trasferirsi a Leverkusen, fece il pieno: titolo e coppa d’Austria nella stagione 2013/2014. E lo ha dimostrato anche lo scorso 29 settembre, la notte della sconfitta amara al Camp Nou contro il Barcellona che ha faticato a rimontare la rete di Papadopoulos. I risultati delle prime due giornate gli permettono di stare proprio alle spalle dei campioni d’Europa. In campionato, invece, è a 13 punti dal Bayern Monaco. Ma con la rosa più giovane della Bundesliga: media 24.4.

STRATEGIA CHIARA «Loro, dopo la sconfitta di Borisov, hanno più pressione di noi». Schmidt invita Garcia a giocarsi apertamente la sfida. «Non so se il mio collega sceglierà la prudenza. La mia idea però rimane la stessa di sempre: serve la vittoria per chiudere ogni discorso». L’Ingegnere ha studiato la Roma proprio come fece in estate con la Lazio. «Bisogna innanzitutto fare pressing sul portatore di palla. Per limitare i giallorossi che, se passano in vantaggio sono letali in contropiede grazie alla velocità degli attaccanti. Sono grandi proprio per le transizioni. E, grazie agli ultimi risultati, hanno più fiducia. Il nostro calcio rimane buono ma dobbiamo concretizzare di più rispetto alle ultime gare. E, comunque, siamo più pericolosi in Champions. Le gare contro la Lazio sono state difficili entrambe. Per noi era importante passare il preliminare contro un’ottima squadra. Abbiamo visualizzato la Roma e sappiamo che ha grandi qualità. A stagione conclusa vedremo chi è più forte tra Roma e Lazio». In dubbio Kiessling (fuori anche nella rifinitura), recuperato Kampl e in bilico Bender.

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