Conferenza Garcia: “Voglio tornare a vedere la Roma dei miei primi 18 mesi. Sul mercato andiamo piano per non sbagliare, Falque mi piace molto e ne arriveranno altri. Romagnoli? Tutti i nostri giovani sono importanti. Se fosse possibile accoglierei i tifosi a Trigoria, vedo tanto entusiasmo. Abbiamo scelto di migliorare i preparatori e le strutture. Ha sbagliato sul gap con la Juve? Chi non fa niente non sbaglia” – FOTO E VIDEO

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Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico giallorosso, Rudi Garcia, in conferenza stampa dal ritiro della Roma a Pinzolo:

Cosa si aspetta dall’amichevole di domani?
Per fortuna sono scese le temperature, qui i primi giorni faceva caldissimo. Meno male che tutto è tornato normale. E’ un’occasione per i tifosi di avvicinarsi alla squadra, per me se fosse possibile accogliere i tifosi a Trigoria lo farei… Almeno qui la gente ci può vedere da vicino, è un’occasione unica ogni anno. Voglio ringraziare tutti quelli che lavorano per mettere la squadra nelle migliori condizioni possibili“.

Si aspettava questo entusiasmo?
Si, dopo c’è l’idea che ci facciamo e la realtà, che è veramente bella. Vedo i tifosi tanto entusiasti e soprattutto tante famiglie con bambini. Siamo stati tutti bambini ed appassionati di calcio, con gli occhio fissi sugli idoli. Non dobbiamo dimenticare questa gioia e darla anche ai bambini“.

E’ tornato Romagnoli, lo considera un punto fermo per la Roma?
Tutti i giocatori che sono qua, più i nazionali che arriveranno il 13, con due casi eccezionali, ovvero Alessio che arriverà il 14 e Ibarbo che arriverà il 20, sono tutti importanti, come sono importanti tutti i giocatori che ho portato qua. Anche i giovani. Possiamo farli vivere con i grandi campioni che abbiamo, farli vivere come un professionista vero, è una cosa interessante. Ogni giovane che è arrivato da quando sono io alla Roma, si è sempre mostrato educato e serio, che ascolta consigli. Questo vuol dire che in Primavera e nel settore giovanile si lavora bene sul campo, ma anche per far crescere i giovani dal punto di vista umano“.

Lei disse che bisogna prima vendere per comprare. Come si trova lei a lavorare in un gruppo in cui alcuni giocatori vengono fatti passare per oggetti che bloccano l’arrivo di altri giocatori?
Non ho mai detto che ci sono giocatori che partiranno, ho detto che il gruppo è quasi lo stesso, tranne per l’arrivo di Iago Falque. Lui è un giocatore che mi piace, un vero giocatore di pallone. E’ un uomo molto umile, con grandi qualità e grandi valori. Sono sicuro che ci aiuterà tanto sul campo, ha qualità importanti. Sulle altre cose parliamo di mercato, che è sempre così. Da quando sono arrivato lavoriamo sempre in sintonia con Pallotta e Sabatini. Per il momento è arrivato Iago Falque, io voglio tenere tutti i giocatori con me, poi ovviamente ci saranno dei giocatori che arriveranno. Lavoriamo tutti insieme per migliorare le strutture e il modo di lavorare. Non bisogna andare di fretta, io mi sento spesso col Presidente e con Walter, abbiamo necessità in tre ruoli precisi. La strategia nostra è quella di non andare veloci per non sbagliare“.

Basta allontanare Rongoni per risolvere i problemi fisici?
Per essere chiaro: ci sentiamo spesso con il presidente e ogni giorno con i dirigenti italiani. Su questi cambi del mio staff avevo già parlato a gennaio, cambieranno anche le strutture. Ogni anno vogliamo migliorare, non solo la squadra, ma anche le persone che lavorano per il bene della squadra. Non vuol dire che quelli dell’anno scorso non erano bravi, per niente. I dottori, Rongoni, erano bravi professionisti, ogni anno lavoriamo per migliorare le cose. Abbiamo scelto insieme di prendere persone di grandi qualità, speriamo di avere meno infortunati durante la stagione. Questo sarà un anno senza Mondiali, senza Coppa D’Africa e questo ci aiuterà, lo scorso anno lo abbiamo sofferto molto, quest’anno le cose andranno molto meglio“.

Lei disse che sarebbe andato a Londra, perché poi non è andato? Ha mai pensato di lasciare la Roma?
Se facciamo una conferenza sullo scorso anno non serve a niente. E’ una nuova stagione, io sono entusiasta e sereno. Le cose da quando sono arrivato non sono cambiate, non sono né più debole, né più forte, ognuno ha un ruolo preciso. Bisogna pensare al futuro, che è oggi. Abbiamo 7 settimane per lavorare, amichevoli e una tournée, fatta presto per avere altro tempo per lavorare. Siamo concentrati solo su questa cosa“.

Come si sta trovando a lavorare con Norman? Lei si defila quando si lavora sulla parte atletica…
Come l’anno scorso bisogna dare responsabilità ad ogni figura. Non cambia nulla rispetto all’anno scorso. Ed Lippie lo conoscevo, è venuto spesso lo scorso anno. Ho scoperto Darcy Norman, mi piace il suo buonsenso, ha delle convinzioni e soprattutto è uno che cerca di spiegare ai giocatori il perché vengono fatte alcune cose sulla preparazione fisica, che deve essere quasi richiesta dai giocatori. Se sono al top e migliorano sul piano fisico possono dare il massimo anche tecnicamente. Io sono il leader, ma abbiamo fatto di tutto per accogliere bene i nuovi entrati. L’unica cosa brutta è che abbiamo tolto a Pallotta il suo preparatore fisico personale. Speriamo di vedere un presidente vincente, anche più pesante“.

Lei ha scelto Norman?
E’ stata una mia scelta di migliorare le strutture e di avere nuove persone. Come facciamo sempre, non solo sul mercato, abbiamo parlato insieme. Era successo anche l’anno scorso, ci sono dei candidati, studiamo e decidiamo chi arriva o meno“.

Lei pensa di dover fare di più nell’organizzazione della fase difensiva?
Non ci sono solo i numeri che parlano. Abbiamo finito l’anno secondi, cambiando tutti e quattro i giocatori della difesa. Io ritengo che siamo stati meno efficaci sul piano offensivo, soprattutto nella seconda parte. Inoltre sul piano del gioco: penso che se giochiamo bene abbiamo più chance di vincere, nella seconda parte della stagione scorsa abbiamo giocato in maniera un po’ differente. Questo era dovuto anche alla rosa a disposizione, la cosa più interessante è il risultato finale, ma ci può stare che durante una fase bisogna adattarsi su tutti i punti, tecnico, tattico e fisico. Torneremo ad avere un gioco offensivo, spettacolare, la gente viene allo stadio per divertirsi. Voglio tornare a vedere la Roma dei miei primi 18 mesi“.

Lei pensa di aver sbagliato quando ha parlato di gap con la Juve?
Per me siamo in fase di crescita e in questa fase vogliamo migliorare le cose. Quest’anno l’obiettivo sarà di qualificarsi per la terza volta consecutiva in Champions League, saremo l’outsider, la Juve è ancora favorita. Ma faremo di tutto per dare fastidio ai favoriti. Lo abbiamo fatto sempre e questo è l’obiettivo. L’ambizione è senza limiti, sono uno ambizioso, ma l’ambizione è diversa dagli obiettivi. Voglio vincere dei trofei con la Roma. Non ci siamo riusciti, ma dobbiamo essere pronti se il favorito molla, io so bene che siamo una outsider. Chi non fa niente non sbaglia, chi lavora sbaglia, conta sbagliare di meno o il meno possibile“.

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