Roma, rimonta da sorpasso

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Il Messaggero (U. Trani) – In attesa del derby, la Roma si riprende il secondo posto e si piazza davanti alla Lazio nell’infinita volata per l’accesso diretto alla prossima Champions. Il 2 a 1 sull’Udinese – qui senza Di Natale – è sofferto e al tempo stesso meritato. Di questi tempi va bene così. Anche perché i giallorossi riescono a vincere la seconda gara di fila all’Olimpico, dove giocheranno pure le ultime due partite del torneo. Non accadeva da novembre.

TRIDENTE RIVISTO –  Garcia, per andare all’assalto del fortino di Stramaccioni, sceglie il tridente con Ibarbo, Totti e Iturbe. La Roma, dopo il ko di San Siro contro il Milan, è diversa soprattutto in attacco. Con Gervinho infortunato e con Doumbia in panchina, l’unico a essere confermato è Ibarbo che, nella prima parte, risulta il più intraprendente e pericoloso. Il capitano, escluso dalla formazione di partenza per tre gare di fila, si abbassa a centrocampo, scambiandosi la posizione con Pjanic. La sintonia tra i due sarà decisiva nell’azione del gol del pari di Nainggolan prima dell’intervallo. L’assist è di Totti, dopo la giocata chic del bosniaco. Dietro tornano Yanga Mbiwa, in mezzo al posto di Astori, e Holebas a sinistra, in sostituzione dello squalificato Florenzi, con Torosidis spostato a destra.

INSULTI E SPRECHI –  La Sud se la prende con il dg Baldissoni e, come fa ormai da qualche settimana, con il presidente Pallotta.Ma spinge la Roma come nelle notti più belle. Il pericolo, però, è proprio l’entusiasmo. I giocatori giallorossi, seguendo la gente, cercano di alzare il ritmo. Ma si sbilanciano. Manolas si fa male in uno scontro con De Sanctis. Resta in campo e regala il pallone a Thereau. Che entra in area e conclude. Il portiere romanista respinge, ma Perica regala il vantaggio all’Udinese.

DALLE PAROLE AI FATTI –  «Non è successo niente, je ne famo quattro». Totti, da labiale, carica i compagni. E, su punizione, spaventa subito Karnezis. Le due squadre, però, si allungano. Non mancano, di conseguenza, le emozioni e le gaffe: il pubblico passa in continuazione dagli applausi ai fischi. Yanga Mbiwa calcia alto, Perica appoggia di testa a lato. Ibarbo si scatena all’improvviso: con l’esterno destro indirizza sul fondo, di sinistro, dopo doppio dribbling, spara forte ma Karezis non si impaurisce e respinge. Alla Roma, coraggiosa e determinata, manca solo il gol. Che arriva in chiusura del tempo. Prima, però, l’Udinese spreca ancora un’occasione per il 2 a 0, con Thereau che, solo davanti a De Santcis, si allunga il pallone proprio sul più bello. La ripartenza dei giallorossi non si fa attendere sull’asse Pjanic-Totti. La carezza del capitano è, a centro area, per Nainggolan che, di controbalzo, colpisce per l’1 a 1. Nel recupero, tanto per non farsi mancare niente, la traversa di Guilherme su punizione.

BRIVIDI E REGALI –  L’Udinese usa il 4-4-2 con furbizia. Stramaccioni chiede di affondare su lati. Ogni ripartenza diventa pericolosa. De Rossi, per fermare in scivolata Badu davanti a De Sanctis, si ferisce sopra l’occhio sinistro e gioca bendato tutta la ripresa. Il portiere giallorosso è reattivo su Thereau, Yanga Mbiwa è veloce a riprendere in area Allan. Gli errori si pagano. Davanti e dietro. Sul cross da destra di Nainggolan, straordinario per l’impegno e la qualità, Hertaux buca il pallone di testa e Widmer liscia di piede. Torosidis ne approfitta e realizza il gol che cambia la classifica.

PRUDENZA FINALE –  Garcia, alla mezz’ora, interviene per tenersi stretti i 3 punti: fuori Totti e dentro Keita, con Pjanic che si allarga sulla fascia per il 4-4-2. Nainggolan di tacco prende il palo e Holebas di sinistro la traversa. Spazio anche a Doumbia per Iturbe e a Ljajic per Pjanic. Ibarbo arretra a destra. L’Udinese ha in campo Kone, Bruno Fernandes e Geijo, entrati per Perica, Pinzi e Guilherme. Ma il muro, anche con cinque uomini a centrocampo, resiste. E la Roma, per la prima volta, riesce al sesto tentativo a rimontare all’Olimpico dopo essere stata in vantaggio. Per essere di nuovo seconda.

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