Roma, ormai Dzeko è un caso: West Ham e Turchia su di lui

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Repubblica.it (M.Pinci) – “Il migliore dell’Inter sabato sera? Dzeko“. Il paradosso, un insulto alla carriera di un campione come lui, è ormai quasi un jingle sulle radio romane. A Roma infatti la partita con l’Inter è diventata la croce di Edin Dzeko: negli occhi di tutti il tiro alle stelle da due passi e ancora di più la “parata” involontaria sul tiro di Salah che avrebbe potuto regalare i tre punti alla Roma. In pochi ricorderanno tra una settimana che solo dopo il suo ingresso in campo la Roma è tornata a essere pericolosa: ma dopo 7 mesi da incubo un’ipotesi di separazione a fine stagione non è più sola suggestione.

I DUBBI DI SPALLETTI E DEL CENTRAVANTI – I più maligni hanno sollevato paragoni grotteschi con Totti, altri confronti almeno ingenerosi con Higuain. L’indice del consenso per il centravanti bosniaco non è mai stato così basso. E per una volta persino Spalletti riconosce che quello di oggi non è il vero Dzeko: “Ha veramente le qualità per essere un attaccante forte, è strano quello che ogni tanto gli succede, ma bisogna dargli ancora fiducia“, diceva dopo la partita, quasi ammettendo un’evidente difficoltà del bosniaco. Certo quando in estate la Roma ha investito 17 milioni (da bilancio) per assicurarselo non s’aspettava di poter contare la miseria di 9 gol dopo 33 partite ufficiali, soltanto 7 in campionato. Ha perso la maglia da titolare in favore del tridenteleggero“, e con quella il buonumore. S’interroga spesso sulla bontà della scelta italiana, ha confidato agli amici di considerare la serie A un campionato in cui è esasperata la fase difensiva e per questo poco adatto alle sue caratteristiche.

SU DI LUI WEST HAM E TURCHIA – A queste condizioni, allora, l’ipotesi di interrompere dopo una sola stagione l’esperienza romanista non è più così aleatoria, anzi. Il suo agente ha iniziato a guardarsi intorno, consapevole che nonostante lo stipendio da quasi 5 milioni netti a stagione, il nome di Dzeko è ancora parecchio allettante in giro per l’Europa. In Inghilterra parlano di un interessamento del West Ham, che tra la possibilità di giocare in Champions il prossimo anno e i soldi garantiti dalla Premier League non avrebbe problemi a onorare la cifra (quasi 14 milioni) che consentirebbe alla Roma di evitare una minusvalenza e contemporaneamente onorare il contratto del calciatore. Ma anche in Turchia guardano con attenzione al ragazzo di Sarajevo. Per non parlare della Cina, dove però si sente troppo giovane per traslocare. Alla fine manca sempre meno, e anche la Roma non è soddisfatta, al punto che ha iniziato a sondare nomi importanti per la posizione di centravanti. Ma a due mesi quasi esatti dalla fine del campionato, e con 8 gare da giocare, c’è ancora tempo per rovesciare la storia.

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