La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Lo avevamo lasciato alle lacrime di Cagliari e ai tremori che aveva provocato nel cuore dei tifosi della Roma. Il colpo di Prati, il ginocchio girato, il grido, l’uscita dal campo dopo appena quaranta minuti. Da quel giorno, 8 ottobre, la squadra giallorossa è stata senza Joya. Ha vinto quando doveva farlo (Slava Praga e Monza) ha perso quanto poteva succedere (Inter). La bellezza, però, è fuggita via da quando Paulo Dybala ha cominciato il suo recupero per lo stiramento al legamento collaterale del ginocchio sinistro.

Pessima notizia per il Lecce, verrebbe da dire, se si pensa che l’attaccante argentino ha realizzato quattro reti in quattro sfide di Serie A contro la squadra salentina, tanto che è quella contro cui Paulo vanta la miglior media minuti-gol nel massimo campionato, tra quelle affrontate almeno due volte (una rete ogni 77 minuti giocati).

L’impressione, però, è che quella dell’Olimpico per Dybala sia una sorta di avvicinamento al match della domenica successiva, cioè al derby con la Lazio, tenendo conto che giovedì ci sarà la tappa intermedia rappresentata dalla trasferta di Praga contro la Slavia, quando basterà un pareggio per assicurarsi virtualmente il primo posto nel girone di Europa League e il dribbling ai pericolosi playoff di febbraio. In ogni caso, per la Joya ci saranno due partite per mettere benzina nel motore e presentarsi al meglio alla sfida contro i biancocelesti. Finora, infatti, i primi due derby vissuti nella Capitale si sono conclusi in modo malinconico, cioè con due sconfitte, anche se l’attaccante argentino ha giocato solo un tempo della seconda stracittadina.