Roma, impennata Tammy

Corriere dello Sport (R. Maida) – È Tammy Abraham il fenomeno da trasferta della Roma: fin qui ha segnato 8 degli 11 gol in campionato lontano dall’Olimpico. Non solo. Nelle ultime quattro gite fuori porta ha sempre lasciato il marchio, in porta.  Due gol all’Atalanta, uno al Milan, due all’Empoli e uno al Sassuolo. In pratica negli ultimi due mesi Abraham è una sentenza, quando gli altri attaccano e gli spazi si allargano. Non è mai successo a un giocatore della Roma, nell’era dei tre punti a vittoria, di segnare per cinque partite esterne consecutive.

Lui ci proverà a La Spezia, dove non è mai stato neppure per una sosta prima della visita alle Cinque Terre, per rilanciare le ambizioni del mentore Mourinho, squalificato quanto vigile: non sarebbe accettabile essere esclusi dalle coppe europee, come minaccia l’attuale piazzamento in classifica.

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Certo, deve migliorare un po’ tutto nella Roma perché Abraham possa sospingerla verso posizioni più gratificanti: dopo la sosta di gennaio, nei tre pareggi consecutivi contro Genoa, Sassuolo e Verona, la squadra non è riuscita a produrre neppure un gol su azione: un rigore, appunto di Abraham, e tre reti sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Non può che soffrirne il centravanti, che nelle ultime cinque partite tra campionato e Coppa Italia è riuscito a tirare solo 10 volte verso la porta avversaria, inquadrandola in appena due casi. Troppo pochi per un giocatore che ha già erogato 18 gol complessivi e pochissimi per un gruppo di giocatori che pensa in grande. “Deve crescere Tammy ma deve crescere anche la squadra – ha tuonato Mourinho – le due cose non possono che essere correlate“.

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