Roma al coperto e isolata, ma il bunker è di lusso

Corriere dello Sport (R.Maida) – L’eremo della Roma ha i tetti spioventi, un interno elegante e luminoso e la tranquillità a 360 gradi. Dopo tre sopralluoghi degli esperti di logistica, la società ha scelto per l’approccio allo Shakhtar un resort di lusso a venti minuti di pullman dal centro di Kharkiv e dallo stadio Metalist. Non c’è niente intorno a parte la steppa boschiva composta di pini e querce, ora imbiancati dalla neve, e un golf club di 70 ettari che ospita i principali tornei ucraini e qualche evento internazionale. «Godetevi il nostro paesaggio mozzafiato» raccontano le guide dell’albergo. La promozione è un po’ esagerata ma il posto è bello, anche se fuori mano rispetto alla Piazza della Libertà che di Kharkiv è un’attrazione a causa della superficie (è la sesta d’Europa per grandezza) e dal parco principale che si chiama Shevchenko in onore non del calciatore ma di un poeta nazionale.

SFARZO – Il resort è una struttura ultramoderna dotata di piscina all’aperto – ma nemmeno il presidente Pallotta ci si tufferebbe in questi giorni – e di attrezzature all’avanguardia per il fitness. Anche per questo è stato selezionato dalla Roma, che svolgerà buona parte del lavoro preparatorio al coperto per ripararsi dal gelo. Ma il plusvalore è l’esclusività rispetto ad altre location: il club ha prenotato tutte le stanze, che sono 45, per evitare i curiosi e tenere alta la concentrazione. Di norma non succede, anzi la Roma alloggia in grandi alberghi che restano aperti alla clientela. In questo caso invece non c’è stato spazio neppure per alcuni dipendenti del club, vista la disponibilità limitata di camere. Che costano dalle 2.500 alle 5.000 grivnie, la moneta ucraina: da 75 a 150 euro. Prezzi altissimi per gli stipendi locali. Basti pensare che i biglietti per la partita di domani andranno dai 7 ai 25 euro.

GENTE – Ma se la Roma ha scelto di starsene sola soletta, lontana dal caos, domani sera al Metalist Stadion sarà accompagnata da diverse centinaia di audaci tifosi, incuranti del freddo e della trasferta scomoda. Alcuni sono partiti già ieri, sbarcando a ora di cena con il volo della compagnia di bandiera ucraina dopo uno scalo a Kiev. Altri si muoveranno tra oggi e domani con gli aerei di linea e con i charter. Poi ci saranno gli italiani (pochi in verità) che vivono nella zona. La Roma ha venduto 1.100 biglietti per il settore ospiti. Ma non tutti quelli che li hanno acquistati andranno effettivamente al Metalist Stadion: qualcuno ha approfittato dei prezzi modici per garantirsi una futura prelazione per i turni successivi di Champions. Ottimismo si chiama. Quello che non manca a Eusebio Di Francesco. «E’ un ottavo di finale aperto – ha detto al sito dell’Uefa – cinquanta e cinquanta. Rispetto molto lo Shakhtar, perciò credo che serva la massima attenzione: la qualificazione, in confronti così livellati, può essere decisa da un errore. Il nostro obiettivo è passare, per far sì che le due partite con il Chelsea non vengano ricordate come le migliori della nostra stagione».

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