Il Messaggero – Gago se ne va, Borriello è un caso

Al termine della gara Argentina-Ecuador vinta dalla formazione albiceleste per 4-0, ha parlato il centrocampista Fernando Gago, reduce da una stagione in prestito dal Real alla Roma. La società giallorossa non sembra intenzionata a confermare il centrocampista. E a domanda sul suo futuro, legato all’arrivo di Zeman nella capitale, il calciatore ha risposto così: “Non so niente, dovremo parlare“. Per ora la Roma ha lasciato scadere il diritto d’opzione, non ha versato i 7 milioni di euro al Real. E tutto lascia pensare che non verrà riscattato.

Da riscattare, invece, l’altra metà di Borini. Entro il 22 si risolveranno tutte le compartecipazioni. Se Roma e Parma non troveranno l’accordo si andrà alle buste. Da Trigoria filtra ottimismo. Poi se Borini resterà a Roma e andrà via Osvaldo o viceversa, si vedrà. Al momento è più l’italo argentino sul piede di partenza, destinazione Spagna, il Real si sta interessando. La Roma riscatterà quasi sicuramente dalla Fluminense pure Marquinho: costo dell’operazione, 4,5 milioni. E Kjaer? Forse no.

Un caso spinoso è Borriello: la Juve vorrebbe tenerselo con 4 milioni invece degli 8 stabiliti. Ci sta che Borriello ripassi a Trigoria e faccia anche il ritiro, ma ci sta anche che entro la fine del mercato rifaccia le valige e se ne vada via di nuovo. Da valutare l’altro prestito illustre, Pizarro, che Zeman potrebbe provare. Dovrebbero momentaneamente tornare alla base Crescenzi e Bertolacci. Su Caprari il discorso è simile a quello di Florenzi: il Pescara ha acquistato la metà del cartellino e probabilmente quest’anno resterà in Abruzzo, anche se Zeman lo vorrebbe a Trigoria, mentre per Florenzi la Roma dovrà riscattarlo dal Crotone. I prestiti di non ritorno: Julio Sergio, Brighi, Guberti, Stoian, Pettinari, D’Alessandro e Sini. Cicinho saluta e se ne va.

Sabatini sta lavorando pure sul mercato in entrata. Gli obiettivi sembrano chiari. Due difensori centrali (per Rolando rifiutati dal Porto 11 milioni dalla Juve, ne vale 15 dicono), un esterno almeno e un centrocampista e un attaccante. C’è tempo, però. Zeman si è appena insediato, ma ha già le idee chiare.

Il Messaggero – Stefano Carina

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