La squadra non può sfruttare l’arma Trigoria

Il Messaggero (S. Carina) – La decisione di rinviare gli allenamenti di gruppo dal 4 al 18 maggio ha preso in contropiede il calcio italiano. È chiaro che un ritardo sulla tabella di marcia, se da un lato allontana la ripresa del campionato, dall’altro cambia in corsa la programmazione atletica dei giocatori. Per questo motivo Nuno Romano ha iniziato a far lavorare i calciatori perlopiù sulla resistenza e sulla forza. Un conto però è lavorare sulla cyclette, altro è potersi allenare in campo. Il rientro a Trigoria doveva rappresentare lo step per concentrarsi sulla brillantezza e la velocità. Questo rinvio cambia parzialmente le carte in tavola. Anche perché dentro la Roma c’è ancora la speranza che il Governo possa tornare sui suoi passi e permettere di allenarsi individualmente all’interno della struttura del club. Il ragionamento è semplice: avendo sei campi, ci sarebbe lo spazio idoneo per garantire sedute individuali e la distanza di sicurezza, che nemmeno una corsa al parco avrebbe.

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