Righetti: «L’Olimpico sarà il 12esimo uomo»

Ubaldo Righetti, ex difensore della Roma, in vista della semifinale di ritorno di Champions League contro il Liverpool ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Il Tempo. Queste le sue parole:

Quante chance ha la Roma di andare in finale?
«Ritengo che le percentuali siano 70% Liverpool e 30% Roma. Il 30% sono i due gol che ha segnato la Roma, sui quali è possibile costruire qualcosa di importante. Il Liverpool ha confermato di soffrire alcune situazioni, quando subisce qualcosa di negativo fa fatica a uscirne fuori. Bisogna giocare su quel 30%, che può sembrare poco ma è importante».

Lo stadio sarà sold out…
«Conosco bene la forza di questo popolo quando si mette in moto. Può incidere in maniera positiva sulla Roma e negativa sull’avversario: il pubblico non scende in campo ma si fa sentire, di questo ne sono sicuro. La squadra deve prendere tutta l’energia della tifoseria, di questa gente che ha voglia di qualcosa di bello, di incredibile. Può succedere di tutto, ho vissuto esperienze in cui eravamo in situazione negativa e ho vi-sto cosa succede agli avversari prima di scendere in capo. Il tifoso della Roma può rendere debole e indifeso un avversario, togliergli le energie. Può capitare ancora e me lo auguro di cuore».

Dopo i due gol in campionato può essere il momento di un ritrovato Schick?
«A Liverpool si pensava che Under potesse essere l’arma giusta ma ha avuto qualche difficoltà anche a livello fisico. In questo momento Schick sta dimostrando, non solo in fase offensiva, di muoversi bene. Ha supportato la squadra in fase difensiva, ha partecipato alla manovra, ha contrastato gli avversari ed è ripartito bene: può essere una carta molto importante».

Due nomi: un giocatore da togliere al Liverpool e uno che sarà decisivo per la Roma.
«Ovviamente toglierei Salah, è una mina vagante in campo, può sfruttare qualsiasi situazione e vorrà fare bella figura all’Olimpico. Per quanto riguarda la Roma, confido in un blocco di squadra. A livello individuale, l’espressione, il carisma, la personalità, la forza d’urto in questo tipo di partite mi fanno puntare molto su Dzeko».

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