I processi Figc Prima Catania, dopo Cremona Atalanta «salva»

Tavecchio_Figc

Il Tempo (V. Piccioni) – I processi sportivi che avranno come oggetto di deferimento un’eventuale «responsabilità diretta» delle società, con rischio quindi di retrocessione, si faranno subito. Per quelli che riguardano la «responsabilità oggettiva», si procederà in un secondo momento. Traduzione: le carte di Catania e Catanzaro mettono fretta, per i nuovi documenti di Cremona (che debbono ancora arrivare fisicamente in Federcalcio) bisognerà aspettare. Sospiro di sollievo per l’Atalanta, la cui posizione era diventata delicata dopo l’allargamento dell’indagine di Cremona a Crotone-Atalanta, partita mai analizzata dalla giustizia sportiva (mentre AscoliAtalanta, archiviata con l’assoluzione in appello di Manfredini quattro anni fa, torna in ballo per la posizione di Guido Marilungo). La vicenda riguarda in qualche modo pure la Lazio, sempre per il caso Mauri. Anche l’eventuale riapertura di questo fascicolo, in base alle nuove carte di Cremona, scatterebbe comunque dopo l’estate. Dunque, la serie A partirà sicuramente il 23 agosto e terminerà (coppa Italia compresa) entro il 15 maggio 2016.

PRIMA LA «DIRETTA» È quanto emerge dalle parole pronunciate ieri dal presidente Carlo Tavecchio dopo il consiglio federale. Che ha spiegato la filosofia generale battezzata dal vertice di giovedì «con lo staff al massimo livello» e la procura diretta da Stefano Palazzi. Il presidente federale rivela che la Figc «ha messo a disposizione le risorse per operare con la massima celerità. Il problema è che i fronti sono due o tre: Catania, Catanzaro e altre ipotesi. Per le situazioni in cui c’è la responsabilità diretta è facile indicare il futuro, ma abbiamo anche i casi di responsabilità oggettiva, che passa attraverso un’altra metodologia, e che al massimo può portare a una penalizzazione nel campionato futuro».

PROCESSI AD AGOSTO Dunque, avanti tutta su Catania e Catanzaro. Palazzi ha avuto il via libera per una sorta di «rito abbreviato» dell’istruttoria. Chi non risponde alla prima convocazione, non ha una seconda chance: ha 48 ore per presentare una memoria, punto e basta. La lista delle audizioni saltate è già molto lunga. Come sarà presumibilmente lunga quella dei deferimenti, che il procuratore dovrebbe firmare intorno alla fine di luglio. In tempo per fissare i processi nella settimana successiva a quella del consiglio federale del 4 agosto.

RIFORMA E PROROGA C’è poi il caso Parma, con il duello di cordate per il titolo sportivo di serie D. Tavecchio ha annunciato che una decisione sarà presa lunedì. Sarà necessaria una proroga invece alla ricerca della terra promessa della riforma dei campionati, quella che dovrebbe ridurre le squadre nelle serie professionistiche. Il traguardo era stato fissato al 14 agosto con l’alternativa, in caso di mancato accordo, di portare le carte al Coni per chiedere il commissario ad acta per riscrivere lo Statuto. Lunedì ripartirà la discussione fra le Leghe (per la Lega Pro ci sarà il commissario Miele), che non sembrano morire dalla voglia di «dimagrire»

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