Il Tempo (L. Pes) – La Roma di Gasperini non si ferma più. All’Olimpico i giallorossi superano il Verona per 2-0, conquistando la quarta vittoria in cinque gare di campionato (quinta considerando anche l’Europa League) e volando in testa alla classifica insieme a Milan e Napoli. Dopo lo scivolone contro il Torino, la squadra ha reagito con forza: prima il successo nel derby, poi quello di ieri, in una gara tutt’altro che semplice, segnata dalla capacità di soffrire e colpire al momento giusto.

Il pomeriggio è stato soprattutto degli attaccanti. Dovbyk, alla prima da titolare in campionato, ha ritrovato il gol dopo quattro mesi: al 7’, su cross perfetto di Celik, l’ucraino ha segnato di testa liberandosi in un’esultanza rabbiosa, quasi uno sfogo per le critiche e le voci di mercato estive. Non si è limitato alla rete: pochi minuti dopo ha protetto un pallone difficile e lanciato Pellegrini in porta, fermato solo da un grande intervento di Nunez. È stata la conferma di quanto l’ex Girona possa essere un riferimento pesante per l’attacco di Gasp.
Accanto a lui, protagonista anche Soulé, che ha chiuso il match con il gol del 2-0, la sua prima rete all’Olimpico. L’argentino ha finalizzato un’azione confusa raccogliendo la respinta sul tiro di Koné e mettendo alle spalle di Montipò. Una rete che certifica la sua crescita e lo consacra come elemento chiave del tridente giallorosso.

Ma se la Roma ha conquistato i tre punti, gran parte del merito è di Svilar, autentico muro tra i pali. Il portiere belga ha salvato la squadra con almeno due interventi decisivi: nel primo tempo si è immolato su Orban con una parata di faccia, nella ripresa ha chiuso di nuovo lo stesso attaccante con un’uscita tempestiva.  Il Verona non è stato a guardare: ha avuto diverse occasioni per pareggiare, colpendo anche una traversa con Orban a porta vuota. Nel finale, il gol dello stesso Orban è stato annullato per un tocco di mano, spegnendo le speranze di rimonta.

Gasperini ha gestito con attenzione anche le energie, inserendo nella ripresa Ferguson, Hermoso, Tsimikas e dando spazio all’esordiente Ziolkowski, segnale di un gruppo che si allarga e che dovrà dare risposte nelle prossime settimane.