Paulo lo scalatore, fa la Roma con i giovani: “Chiedo solo ambizione”

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – La mia vita non è stata una scala di cristallo”, scriveva il poeta statunitense Langston Hughes, e pensando al suo percorso di allenatore, avrebbe potuto dirlo anche Paulo Fonseca. Il suo rosario è nobile solo in parte: Estrela Amadora, 1° Dezembro, Odivelas, Pinhalnovense, Desportivo Das Aves, Paços de Ferreira, Porto, Braga e poi lo Shakhtar Donetsk, in Ucraina. Come si nota, se Andrea Pirlo ha approfittato delle sue doti per essere un predestinato anche da allenatore, il portoghese ha dovuto arrampicarsi con tenacia sulla parete del calcio, fin da quando piantava i tacchetti delle scarpette senza enorme fortuna nelle zolle dei campi portoghesi.

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Ritrovarsi in Italia a sfidare la Juve un gradino sopra la squadra campione d’Italia, a suo modo può essere una specie di consacrazione per Paulo Fonseca, anche se il bilancio con le grandi resta modesto: 3 vittorie in 19 gare, Coppe comprese. Sarà per questo che, mentre Pirlo è virtualmente sicuro di essere sulla panchina bianconera il prossimo anno a prescindere, chissà se a Fonseca basterà la clausola che gli garantisce l’avvenire nella Roma in caso di qualificazione in Champions. Non è un caso forse che, a chi gli chiede del futuro, risponde con l’aria malinconica da “fado”, dicendo: “Io penso solo al presente, che è la partita con la Juve”.

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Ci sta pensando con l’aria di chi è stato quasi costretto a fare una rivoluzione copernicana. A inizio stagione, la sua era la Roma dei tre tenori, i senatori Pedro, Mkhitaryan e Dzeko, spalleggiata in difesa dall’esperienza di Smalling. Stasera gli è rimasto in campo solo l’armeno, costringendolo a varare una retroguardia da linea verde. Mancini, Ibanez e Kumbulla però, oltre che un ottimo presente, sembrano essere il passaporto per un avvenire di sorrisi. A meno che il “crash test” contro Ronaldo non racconti altre verità.Una cosa è certa: Fonseca non vorrebbe soffrire di nostalgia per l’assenza dal 1’ di Dzeko. “Si è allenato bene, ma sarà Cristante il capitano“.

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