Parnasi, le accuse in aula: “Così finanziava i partiti”

Il Messaggero (M.Allegri) – Una società dalla quale partivano bonifici verso la politica. Ma anche favori riscossi e intercettazioni inequivocabili: queste le accuse mosse verso Luca Parnasi in uno dei processi più difficili per l’amministrazione pentastellata, quello sulla realizzazione dello stadio della Roma a Tor di Valle. L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

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Imputati anche Marcello De Vito, l’ex consulente del Campidoglio, Luca Lanzalone, e altri politici che, secondo i pm, Parnasi avrebbe finanziato in cambio di agevolazioni. Massimiliano Vucetich, che ha firmato gran parte delle informative agli atti del fascicolo. Ha ripercorso le tappe delle indagini culminate prima, nel giugno 2018, con l’arresto di Parnasi e Lanzalone: «Parnasi riteneva di avere un forte potere decisionale in funzione delle sue relazioni con vari esponenti politici, ma soprattutto con Luca Lanzalone».

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