Non ci resta che la forza della speranza

Il Messaggero (P.Liguori) – Contro il Verona all’Olimpico la partita della Roma è doppiamente delicata: il primo motivo è che sarebbe pesante non vincere in casa dopo le due delusioni contro Sampdoria e Genoa, due squadre diverse, due pareggi molto distanti tra loro, ma ambedue avversarie meno attrezzate del Verona. Il secondo test, oggi, è appunto quello dello stato di forma fisico e psicologico della squadra di Mourinho, e le assenze sono troppe.

I veneti giocano a uomo in ogni parte del campo e con un’energia incessante. C’è chi dubita sulla tenuta, anche se molte azioni chiave sono venute proprio negli ultimissimi sprazzi di partita e c’è invece chi mette in discussione la forma dei singoli. Oggi però, tra Covid, infortuni e squalifiche sarà emergenza totale. Sono stati sollevati troppi dubbi sulla rosa, ma ogni risultato non positivo ha avuto una motivazione differente. Le chiacchiere sui rinnovi e sulle mancanze di giocatori essenziali restano, appunto, chiacchiere. Sul futuro pesa la voglia e la determinazione della proprietà, perché la Roma ha assolutamente bisogno di Mou e dei Friedkin.

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