Mourinho: “Tifosi? Siamo noi che abbiamo cercato di ringraziare. Questo è un club veramente speciale con gente speciale”

José Mourinho, allenatore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Venezia 1-1. Queste le sue parole:

MOURINHO A SKY SPORT

Dopo un risultato negativo l’abbraccio dei tifosi. Che cosa è nato?

Siamo noi che abbiamo cercato di ringraziare. Dopo la fine della partita è stata una volta in più famiglia. L’obiettivo è sempre stati ringraziare loro. C’è un modo di ringraziare sempre: dare tutto. Anche oggi lo abbiamo fatto. Alla fine se possiamo dare anche un titolo io direi che sia meritato per noi, ma veramente meritato per loro. Sono i tifosi che meritano di più. Se dovesse succedere a Milan od Inter quando vincono il campionato penso che significa molto di più. La famiglia quando si vince c’è sempre, quando non si vince è una storia diversa. Questo è un club veramente speciale con gente speciale. Abbiamo dato tutto, avremmo meritato di vincere e stravincere. Ovviamente giocare in 10 per tanto tempo ti dà la possibilità di fare quello che abbiamo fatto. Un abbraccio a tutto il Venezia, ai suoi professionisti e ai tifosi sperando che possano tornare in Serie A.

Le squadre diventano grandi con la cura del dettaglio. Oggi la Roma è partita con una disattenzione difensiva…

Se possiamo pensare che avremmo potuto fare di più, che siamo una delle squadre che può fare più gol, penso che è qui che dobbiamo guardare e dire: “Wow, bastavano 5-6 gol in più ed avevamo sicuramente qualche punto in più”. Difensivamente di solito siamo una squadra concentrata, che non concede tanto, soprattutto negli ultimi tre mesi, però è successo. Dopo abbiamo avuto una reazione sufficiente per vincere la partita. Contro 10 non sempre è più facile: loro hanno messo tutti dietro e davanti la porta. È ovvio che siamo una squadra con delle difficoltà in questo momento. Stiamo giocando al limite del rischio con Pellegrini, Abraham, Cristante e Smalling. È però un rischio che dobbiamo continuare a prendere per un’altra partita e poi pensare alla finale.

Zaniolo ha riposato per la finale?

No no, nessuno ha riposato. Chi non c’era era infortunato. Per la finale vediamo, prima pensiamo al Torino e vediamo il prossimo giovedì.

MOURINHO A DAZN

Sono mancati due punti pesanti, c’è rammarico?

Abbiamo ringraziato la gente. La gente sente e sa che noi diamo tutto quello che abbiamo. Se non facciamo meglio è perché non potevamo fare di più. Ho vissuto stadi cosi, però solo dopo aver vinto un campionato. Vedremo San Siro così quando o Inter o Milan vinceranno il campionato. Questa gente è speciale, questo club è speciale. Magari è sempre stato così, oppure siamo noi che stiamo creando qualcosa di speciale. Non possiamo smettere di ringranziarli e promettiamo di dare sempre tutto, come oggi. Questo sforzo, questa passione lo possiamo promettere. Vincere non possiamo permetterglielo. Andiamo a Tirana con l’obiettivo di prendere la Coppa.

Come sta lavorando a livello mentale per tenere alta la concentrazione per Torino.

Non è facile, cambiamo tre o quattro giocatori, siamo subito in difficoltà. Smalling, Cristante, Pellegrini e Abraham giocano sempre. Stiamo lottando partita dopo partita e speriamo più forza mentale per dare più energia fisica.

Speri di recuperare qualcuno?

Zaniolo, Felix e Mkhitaryan non erano presenti oggi perché erano infortunati. Vediamo venerdì.

Le piacerebbe aprire un ciclo con questa squadra?

Ho detto già che il prossimo anno sarò qua.

Più di un anno?

Certo, sicuramente anche perchè ho altri due anni di contratto.

I tifosi possono stare tranquilli…

Possono stare tranquilli su di noi, possono avere dubbi sulle qualità, sulla professionalità. Noi facciamo sempre il massimo. Non posso entrare nello spogliatoio e essere dispiaciuto. Hanno dato tutto, la palla non entrava. Non posso essere scontento.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Un giudizio sul rientro di Spinazzola?

Spina non ha avuto l’opportunità di giocare al di là dei 5 minuti di Firenze. Gli manca ancora qualcosa, ma ha fatto abbastanza bene, secondo me. Dopo l’ammonizione e lo svantaggio, un modo diverso di giocare nel secondo tempo, con tre difensori centrali e poi due ho fatto il cambio, ma penso sia un bel momento per lui, sta tornando a sentirsi giocatore. In queste due partite che mancano possiamo sentire che possiamo contare su di lui. Non per 90 minuti, ma si sente di nuovo un giocatore. L’anno prossimo sarà un grande giocatore in più.

L’abbiamo vista molto emozionata sotto la Curva Sud…

Emozionato, ma anche frustrato. Questa gente merita tutto. Hanno trasformato una situazione di professionisti che volevano ringraziare loro in una festa che interpreto in un modo, che è che dobbiamo dare quello che abbiamo e quello che non abbiamo in queste ultime due partite. Quello che si è visto oggi qui lo si vedrà a San Siro alla fine del campionato, non credo che nel mondo si vede una roba così per una squadra che finirà dove finiremo noi. Posso interpretarlo come un ultimo abbraccio prima della finale, però una cosa incredibile, un fenomeno sociale assolutamente incredibile. Magari voi potete spiegare qualcosa che non capiamo, ma ho vissuto cose così dopo aver vinto campionati, non dopo un pareggio in casa e nella posizione di classifica in cui finiremo.

Vorrà che l’Olimpico faccia festa per uno scudetto. È questo che chiederà alla società?

Al di là di quello che possa succedere, ho un compromesso con la società e adesso ho un compromesso con la gente. Io rimango qua, non c’è storia. Ovviamente mi piacerebbe, l’anno prossimo, fare un grande salto di qualità in modo di poter pensare di vincere quello che tu sai che mi piacerebbe vincere, ma penso che non sia facile. Dobbiamo continuare a fare le cose con equilibrio, nel modo in cui è possibile farle. La gente magari pensa che possiamo prendere certi giocatori, in questo momento pensiamo a vincere le due partite che mancano. Un ultimo sforzo di questa gente fantastica che ho nello spogliatoio e poi vediamo quello che è possibile fare. Mbappé non viene l’anno prossimo, sicuramente (ride, ndr).

Perché Zaniolo in panchina?

Zaniolo è infortunato. Nessuno dei tre giocatori assenti, Zaniolo, Mkhitaryan e Felix, era disponibile. Mi sarebbe certamente piaciuto avere almeno uno dei tre in panchina. Non so se ce la faranno per venerdì o per la finale, abbiamo bisogno di loro tre. Abbiamo necessitò di recuperarne almeno uno o due.

Non so quante volte le sia capitato di tirare 46 volte…

Sono tanti tiri. Giocare per un’ora contro 10 dà più possibilità di tirare. Non dico sia più facile giocare contro 10 uomini, perché si difende di più. Non è una critica, anche io ho fatto così in passato. Tanti tiri, tanti pali, tante palle gol, la percentuale di gol fatti non è proporzionale a quello che abbiamo creato ed è sempre stato così, oggi è stata una partita che lo dimostra.

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