Alla vigilia di Sheriff-Roma, prima gara del girone di Europa League 2023-24, l’allenatore giallorosso José Mourinho ha rilasciato un’intervista a Sky Sport.

Le due finali che abbiamo giocato, le semifinali, i quarti di finale, sono stati momenti emotivamente importanti per costruire una Roma unita. Andare a Tirana e Budapest è motivo d’orgoglio per i tifosi. Durante la fase a gironi l’unico obiettivo è superare il turno. Se finisci secondo, hai due partite in più di cui non hai bisogno. Lo scorso anno abbiamo sbagliato all’esordio, perdendo a Ludogorets, e questo ci ha messo sotto pressione. Da domani proveremo a costruire un girone che ci consenta di qualificarci da primi”.

Sullo Sheriff:
“Lo Sheriff ha fatto un percorso incredibile in Europa negli ultimi anni, la vittoria al Bernabeu con il Real Madrid è storia del calcio. Abbiamo analizzato la squadra di questa stagione e non è cambiata molto dal recente passato. Per i giocatori lo Sheriff è una tappa per fare poi il grande salto. Bordin è un allenatore bravo, si vede che la squadra è ben organizzata. In campionato gioca con la difesa a 4, in Europa più a 5. Il campo non sarà un bel campo, ma magari abbiamo una sorpresa e troviamo un campo fantastico, però mi aspetto delle difficoltà”.

Vedremo dall’inizio Dybala e Lukaku?
“Non voglio dire chi gioca e non gioca, abbiamo una rosa con tante opzioni. Paulo e Romelu sono giocatori unici e speciali per noi. Nonostante le assenze di Smalling, Pellegrini, Azmoun e Kristensen abbiamo una rosa che ci dà la possibilità di fare qualche cambio senza perdere la struttura e senza perdere quello che è importante avere per andare là e vincere la partita”. 

Dal suo arrivo ha sempre dato molta importanza alle competizioni europee:
Per me è difficile scegliere le partite e ancor di più competizioni. Per me la partita più importante è sempre la prossima. Adesso siamo in Europa e per me ora la competizione più importante è l’Europa League. Al di là del titolo che abbiamo vinto e quello che non ci hanno lasciato vincere, penso che questo ci aiuta a costruire una Roma socialmente ed emotivamente più forte. Se ricordi la partita col Bodø, con il Leicester, con il Bayer Leverkusen, io penso che queste partite a livello sociale, emotivo e di empatia aiutino la Roma a crescere”.